Coprifuoco: fino al 3 gennaio niente petardi, botti o fuochi d’artificio. Con buona pace di chi festeggia l’ultimo dell’anno con spettacoli pirotecnici. È in vigore da martedì 31 l’ordinanza ad hoc firmata dal sindaco di Belluno, Jacopo Massaro. Ordinanza che vieta petardi e simili negli spazi pubblici. «Contrariamente agli scorsi anni, non siamo in un periodo di allerta siccità, ma questo non vuol dire che non esistano rischi di incendio – spiega Massaro –. Per questo, e per garantire l’ordine pubblico in occasione della grande festa che animerà Piazza dei Martiri, per tutelare l’incolumità delle persone, la quiete delle persone anziane, dei malati e dei bambini, per difendere il benessere degli animali domestici e selvatici e per prevenire l’inquinamento abbiamo voluto riproporre questa ordinanza anche per questo Capodanno».
L’ordinanza impone il divieto di lancio di petardi, botti e altri artifici pirotecnici «nei luoghi affollati e nelle immediate vicinanze – si legge nel documento -; nelle aree a rischio di propagazione di incendi; nelle piazze, nelle strade o in altri luoghi pubblici o di uso pubblico o in adiacenza a tali luoghi; in prossimità dell’ospedale, delle case di cura o di riposo, dei luoghi di culto o comunque nelle vicinanze di monumenti, edifici o aree a valenza storica, archeologica, architettonica, naturalistica o ambientale». Ci sono poi le raccomandazioni per l’uso dei fuochi negli spazi privati. «Per una questione di sicurezza, è fondamentale che riportino la marcatura Ce e che siano in regola con le norme in materia – aggiunge Massaro –. Dopodiché, con un po’ di buon senso, sarebbe consigliabile limitarne l’uso proprio per tutelare i più deboli».
Quindi nessun petardo, nessun fuoco d’artificio allo scoccare della mezzanotte? L’ordinanza dice così. Poi bisognerà vedere come si fa a controllare tutti su tutto il territorio comunale. Ma questo è un altro discorso.