Cortina gioca d’anticipo e il turismo avvia i motori: la montagna guarda oltre

Cortina gioca d’anticipo e il turismo avvia i motori: la montagna guarda oltre

 

Eppur si muove. Il turismo comincia a mostrare segni di vita. E dopo l’encefalogramma obbligatoriamente piatto dei mesi scorsi anche qualche timido movimento sembra qualcosa di straordinario. 

 

Il mercato italiano riscopre la montagna, le seconde case cominciano ad aprire i balconi e prendere aria. E anche le diverse località della provincia iniziano ad avviare la macchina dell’accoglienza. Questo fine settimana (lungo per la festa della Repubblica, martedì) costituirà le prove generali prima del debutto. Per tutti ci sarà un po’ la tensione della “prima volta”. Del resto, il Covid può lasciare il segno.

IMPIANTI APERTI

A Cortina si gioca d’anticipo. E anche se mancano i turisti tedeschi nelle tradizionali vacanze di Pentecoste, la funivia che sale dal Falzarego al Lagazuoi è attiva. È il primo impianto ad aprire dell’intero arco alpino e da ieri funziona. 

Cortina era stata l’ultima a chiudere le piste, il 10 marzo. Adesso è la prima a riprendere il feeling interrotto con il turismo. Ma anche altre località dolomitiche stanno uscendo dal letargo del Covid. In Cadore, ad esempio, è aperto da ieri il Rifugio Padova, gioiellino sotto gli Spalti di Toro. Tra la prossima settimana e la fine di giugno, ripartiranno anche gli altri rifugi dolomitici, ovviamente con tutte le prescrizioni e le misure di sicurezza previste. Perché nessuno sa come sarà l’estate, ma tutti (o quasi) ci provano. Resta solo una grande incognita sugli eventi.

MONTAGNA SICURA

La certezza, invece, arriva dalla matematica: la montagna è sicura. Quella bellunese più delle altre. Lo dicono i dati del contagio forniti dal Ministero della Salute. Tra le province interamente montane dell’arco alpino, quella di Belluno è tra le meno colpite dal Covid, con appena 1.167 casi di positività al 30 maggio (contro ad esempio i 2.596 di Bolzano e i 4.429 di Trento). L’incidenza sul totale della popolazione è dello 0,57% in provincia di Belluno, contro lo 0,94% di Aosta, lo 0,82% di Trento, lo 0,81% di Sondrio e il 70% di Verbano-Cusio-Ossola. Solo Bolzano ha un’incidenza minore (0,49%).

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