Il cielo “mondiale” di Cortina d’Ampezzo è azzurro, che più azzurro non si può. E per poco, la stessa tonalità non abbraccia pure il podio del superG maschile.
Perché Dominik Paris (foto Fisi), a 13 mesi dal grave infortunio al ginocchio, si rende protagonista di una splendida prova, ma non riesce a salire sul gradino più basso del podio. E, alla fine, è costretto ad accontentarsi della quinta piazza: «La medaglia? Ci avevo creduto – afferma Paris ai canali ufficiali della Fisi -. Quel passaggio stretto non era facile da capire: se frenavi troppo, come ho fatto io, perdevi troppo tempo. Il quinto posto è sempre buono, però ai Mondiali non serve a niente. Alla fine sono contento comunque perché quest’anno ho faticato un po’ in superG, e il risultato mi dà fiducia per la discesa. Ho avuto buone sensazioni».
In gara anche un atleta di Sappada, Emanuele Buzzi, giunto tredicesimo: «Era un tracciato un po’ anomalo, bisognava frenare e non siamo abituati a questo. Ho lasciato qualcosa in partenza, quando ho perso un laccetto del bastoncino. Poi recrimino sulla traversa, in cui potevo tirare fuori un po’ più di velocità. Mi sentivo bene, è un’occasione sprecata».
L’oro finisce al collo dell’austriaco Vincent Kriechmayr, capace di precedere il tedesco Romed Baumann di soli 7/100, mentre il bronzo è del francese Alexis Pinturault.
E oggi? Tocca alla discesa libera: maschile (10.30) e femminile (ore 13). I Mondiali entrano nel vivo.