«Convivenza tra lupi e allevatori: è fondamentale la corretta comunicazione»

«Convivenza tra lupi e allevatori: è fondamentale la corretta comunicazione»

Dopo il grande interesse suscitato dalla prima serata informativa dedicata al ritorno del lupo, svoltasi lo scorso 22 febbraio, il Comune di Lamon e il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi organizzano un secondo incontro pubblico sul tema. Nell’incontro di febbraio si erano approfonditi soprattutto gli aspetti naturalistici e scientifici del ritorno spontaneo del lupo sui nostri monti. In questo secondo appuntamento, previsto per dopodomani (giovedì 11 maggio) alle 20.30, nella sala teatro del centro Amo di Lamon, verranno invece approfonditi gli aspetti legati alla convivenza tra il lupo e le tradizionali attività di allevamento del bestiame.

L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto “Habitat Preciso”, realizzato dal Comune di Lamon con il sostegno della Fondazione Cariverona con l’obiettivo di preservare e valorizzare la biodiversità nel territorio dell’altopiano. Il progetto, in particolare, mira al recupero del pascolo comunale del Monte Coppolo attraverso la ripresa della monticazione della pecora di razza Lamon, ma anche al sequenziamento genico delle quattro varietà di Fagiolo di Lamon IGP, insieme ad altri progetti di ricerca per lo sviluppo di un’economia circolare del territorio.
Nel corso della serata sono previsti, dopo i saluti introduttivi dei rappresentanti del Comune di Lamon e del Presidente del Parco Ennio Vigne, due interventi.

Stefano Mariech, funzionario del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, illustrerà le attività realizzate dal Parco nell’ambito del progetto Life Wolfalps Eu, finalizzato al miglioramento della convivenza tra lupo e attività umane sull’intero arco alpino. Il Parco è infatti uno dei partner del progetto europeo, grazie al quale si stanno applicando in Italia, Francia, Austria e Slovenia, interventi di prevenzione degli attacchi del lupo al bestiame domestico (come la fornitura di recinzioni elettrificate o di cani da guardiania) e di assistenza tecnica agli allevatori.
Sarà proprio uno dei tecnici incaricati dal Parco di fornire assistenza tecnica agli allevatori, Renato Semenzato, a curare il secondo intervento della serata, dedicato agli aspetti pratici di prevenzione dei danni da lupo.

«Questo secondo incontro a Lamon – commenta il presidente del Parco, Ennio Vigne – rientra tra le attività messe in campo per fornire informazioni chiare e precise alla popolazione e agli allevatori. Sono infatti convinto che la corretta comunicazione sia uno degli aspetti fondamentali da curare per garantire una pacifica convivenza tra il lupo e chi frequenta la montagna, per lavoro, come nel caso degli allevatori, o per svago».

«Su questa serata – aggiunge Alessia Dell’Olivo, consigliere del Comune di Lamon con delega all’Ambiente e alle politiche agroalimentari e forestali – ci sono alte aspettative, soprattutto da parte di allevatori e pastori che vivono e curano la montagna, poiché sappiamo che l’abbandono dei pascoli e il continuo progredire della natura selvaggia non può essere la risposta nei nostri territori, sia per fattori storico culturali che per la tutela idrogeologica del territorio. Capire come gestire la convivenza col lupo è il primo passo da fare per arrivare a quel compromesso uomo-lupo che da tempo auspichiamo. Agli allevatori che decidono comunque di continuare a prendersi cura del territorio viene chiesto uno sforzo maggiore – vedasi la preparazione di ricoveri notturni, l’impiego delle doppie reti o di recinzioni più alte e l’uso di cani da guardiania – e questo sforzo, in un modo o nell’altro, va riconosciuto e ricompensato. Spero che conoscere quali sono gli aiuti per gli allevatori possa essere un incoraggiamento per proseguire nel loro lavoro di cura del territorio e di conservazione della razza autoctona lamonese».

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