Commedia in tre atti, il dialetto feltrino diventa teatro

Commedia in tre atti, il dialetto feltrino diventa teatro

Farsa grottesca, ma anche dramma. Per ridere e soprattutto riflettere… in dialetto feltrino. Proprio così: sarà il vernacolo “di casa” il protagonista dell’iniziativa teatrale di Santa Giustina. Venerdì prossimo (4 novembre) va in scena “Se no i è mat, no i volon”, commedia in tre atti basata sulla celeberrima piece teatrale di Gino Rocca.

La storia racconta di tre amici, ultimi superstiti di una goliardica associazione, che vivono in un vecchio palazzo signorile, lasciato da un conte con un bizzarro testamento: secondo le ultime volontà del nobil uomo, gli inquilini devono condurre una vita spregiudicata. Insomma, devono fare i “matti” come quando erano giovani studenti. 

In scena si susseguono momenti ridicoli ad altri pensierosi, perché la farsa si muta ben presto in dramma. Uno degli anziani amici si rompe una gamba mentre va in giro a tirare i campanelli delle case; un altro muore, e un altro ancora impazzisce per davvero. Succederà tutto questo in dialetto feltrino. La commedia infatti è stata riadattata con la regia di Giulio Fajeti. L’appuntamento è alle 20.30 nella sala parrocchiale di Santa Giustina. 

© Copyright – I testi pubblicati dalla redazione su newsinquota.it, ove non indicato diversamente, sono di proprietà della redazione del giornale e non è consentita in alcun modo la ripubblicazione e ridistribuzione se non autorizzata dal Direttore Responsabile.

TAG
CONDIVIDI
Articoli correlati
© 2023 NIQ Multimedia s.r.l.s. – C.F. e P.IVA: 01233140258
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Belluno n. 4/2019
Web Agency: A3 Soluzioni Informatiche
Made by: Larin
News In Quota
Torna in alto