Bio Distretto si parte: alleanza tra coltivatori e consumatori nella consapevolezza di produrre e mangiare cibo sano. Questa la formula attraverso la quale rilanciare il Bio Distretto in Provincia di Belluno. Lo vogliono fare i giovani che si sono confrontati, venerdì sera, all’assemblea online organizzata da Fridays for Future Extinction Rebellion e trasmessa in diretta Facebook (https://www.facebook.com/watch/?v=1164817043960832)
La lotta ai cambiamenti climatici parte dalla terra, dall’utilizzo sostenibile delle risorse, dei terreni e dell’acqua bellunesi che rappresentano territorio di conquista per l’agricoltura intensiva.
I suggerimenti su come muovere i primi passi sono arrivati da due storici ambientalisti: Valter Bonan, assessore all’Ambiente del Comune di Feltre e Cesare Lasen, esperto botanico. «Bisogna spingere dal basso – ha ripetuto più volte Bonan – coinvolgendo agricoltori, gruppi d’acquisto, quelle amministrazioni sensibili che hanno bandito i pesticidi dai loro Comuni, per creare un bio distretto territoriale olistico, integrando energia, mobilità e difesa degli ecosistemi».
Un esempio di integrazione produttore-consumatore si trova a Stabie di Lentiai, dove Dimitri Zuccolotto e Isabella Paganin gestiscono Terra Viva. I due ragazzi hanno raccontato la loro esperienza di Comunità a Supporto dell’agricoltura, il rapporto con le famiglie che acquistano i loro ortaggi e sostengono l’attività. Hanno sottolineato la necessità di sensibilizzare i consumatori sulle pratiche agricole naturali, nelle scuole e con incontri pubblici, per diffondere un messaggio di sostenibilità e difesa della biodiversità. In tutto questo non può mancare l’appoggio delle istituzioni.
«Spero che i giovani vincano le remore e vadano al sodo – si augura Cesare Lasen – per la sopravvivenza della nostra comunità serve una forte presa di coscienza».