«Siamo stufi di aspettare, dopo due anni di sole promesse». Il comitato cittadini di Levego e Sagrogna è sul piede di guerra. E manifesta tutto il suo malcontento: «Nessuna vera risposta sul problema di sicurezza legato alle rotatorie, mentre sono stati installati con grandissima velocità i due autovelox prima e dopo l’abitato. La misura è davvero colma, non escludiamo quindi delle azioni di protesta».
Tutto nasce nell’ottobre 2019, quando i cittadini danno vita a una petizione con oltre 150 firmatari (praticamente uno per famiglia) per la messa in sicurezza dei due accessi verso Levego Alta e Sagrogna: «In consiglio comunale, tutti concordi sulla necessità di sistemare la Sp1, soprattutto sul pericoloso e osceno incrocio, ormai provvisorio da una ventina d’anni. Da quel momento abbiamo assistito a un continuo rimbalzo di responsabilità tra Comune e Provincia. Ed è sbucata perfino una mezza rotonda di dubbia utilità nella zona artigianale “inesistente” di Levego».
È la “rotonda fantasma”: «Ma ormai costruita perché finanziata da privati, sistemando l’incrocio di Levego con l’obbligo di svolta a destra e la realizzazione di una corsia di decelerazione per chi, arrivando da Ponte nelle Alpi, svolta a sinistra verso Levego Alta». Si arriva quindi a febbraio 2020: «Era allo studio la fattibilità di questo intervento, insieme alla realizzazione più semplice della rotonda di Sagrogna, da cui escono moltissimi mezzi dalla zona industriale. Poi, a marzo 2020 il Covid 19 ha paralizzato la situazione che, tra l’altro vede ancora chiuso il ponte adiacente sulla strada per Castion. I lavori sono ripresi ovunque, ma a Levego tutto tace e si susseguono sempre scuse».
I cittadini si chiedono se sia necessario «manifestare in maniera più rumorosa, con mezzi che diano fastidio alle istituzioni, per essere considerati. Ci chiediamo se l’autovelox messo a inizio frazione, che castiga i residenti a 5 km all’ora sopra il limite, sia prevenzione o l’ennesima offesa alla trascurata frazione».
A stretto giro di posta, la replica del sindaco Jacopo Massaro: «La strada è della Provincia, la rotatoria deve quindi essere finanziata, progettata e realizzata da Palazzo Piloni, e non dal Comune di Belluno. Riteniamo però fondamentale risolvere i problemi di viabilità segnalati dai cittadini, e per questo abbiamo già offerto tempo fa 150mila euro di contributo; non è mai venuta meno la collaborazione tra Comune e Provincia, tanto che proprio a Levego verrà realizzato un tratto di marciapiede finanziato dalla Provincia. Stiamo continuando a lavorare insieme, ma a rendere ancor più difficoltoso il tutto si è aggiunto il passaggio della strada da Veneto Strade, già interessata all’opera, ad Anas».