Una telefonata ti salva la vita, diceva un vecchio spot pubblicitario. E una mail? È lo strano caso di un escursionista trevigiano che si è perso in valle del Mis. Con il telefonino muto e senza possibilità di chiamare, ecco la pensata: una mail con la richiesta di aiuto.

È successo ieri pomeriggio (30 luglio). L’escursionista, 56 anni di Loria (Tv), aveva smarrito il sentiero e ha pensato bene di scrivere una mail alla moglie, con richiesta di aiuto. La donna ha allertato la Centrale del 118 ed è partita l’operazione di recupero. Mentre le squadre del Soccorso alpino di Belluno e Feltre si preparavano a partire, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato alcune rotazioni dall’alto, finché non è riuscito a individuare l’uomo. L’escursionista è stato recuperato e trasportato in piazzola a Belluno.

Poco dopo, una squadra del Soccorso alpino di Agordo è andata in jeep al Rifugio Vazzoler e ha imbarcato un uomo di 64 anni di Cesiomaggiore che non era più in grado di avanzare per la stanchezza. I soccorritori lo hanno accompagnato al Rifugio Capanna Trieste da dove si è allontanato autonomamente. 

L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano invece è intervenuto lungo la Ferrata Brovedani, per un escursionista che si era fatto male a una caviglia. L’uomo aveva tentato di avanzare, ma arrivato al Bivacco Conici si era dovuto fermare. Lì lo aveva trovato un passante che ha dato l’allarme. L’infortunato è stato trasportato all’ospedale di Cortina. 

Nella mattinata invece altri due interventi. Il primo ad Auronzo, dove una bimba tedesca di 2 anni era caduta battendo la testa. La piccola è stata medicata sul posto da una infermiera e poi portata al Rifugio Auronzo in jeep, e poi all’ospedale di San Candido.

Il secondo intervento a mezzogiorno, sotto la cima di Porta Vescovo (a Livinallongo), per un ciclista tedesco caduto con la propria mountain bike. Sul posto per caso un soccorritore che aveva lanciato l’allarme. Una squadra ha raggiunto l’uomo, che aveva riportato un probabile trauma alla spalla, gli ha prestato le prime cure e lo ha trasportato fino alla partenza della funivia, per poi scendere con lui e affidarlo all’ambulanza.

^{foto di repertorio}