Anche l’Unione Montana Bellunese si prepara ad affrontare il nuovo anno solare. E lo fa con un programma di interventi già molto corposo.
Il più consistente riguarda la costruzione di un edificio per i servizi sul piazzale del Nevegal. A causa del Covid, i cantieri non sono partiti in autunno, come previsto inizialmente. Ma, una volta terminata la stagione invernale, le operazioni entreranno nel vivo. E, nel mese di maggio, giungeranno a compimento. L’importo è di 157mila euro, mentre la cifra è inserita nel Piano di Sviluppo Rurale a gestione Gal (controllato da Avepa) e coperta anche dal Comune di Belluno.
Sempre sul Colle, sono in corso i lavori finalizzati a migliorare la pecceta (38.316 euro, all’interno del Piano di Sviluppo Rurale a gestione Avepa): in particolare nella zona di Busa da Camp, con la rimozione delle piante in sovrannumero e la stabilità del terreno. Questo renderà l’habitat più favorevole alla fauna. E, allo stesso tempo, arricchirà la valenza turistica dell’area.
In virtù di un finanziamento Avepa (63mila euro), inoltre, è sistemata la strada forestale del Nevegal, grazie a un intervento sui tre tratti più ripidi, con la “gettata” di calcestruzzo e gli scoli per l’acqua, così da evitare dilavamenti.
Andando nel territorio di Ponte nelle Alpi, via libera alle asfaltature in via dei Zattieri e nelle frazioni di Roncan, Vich, Soccher (rimangono ancora 11mila euro dei 62mila finanziati dal Comune), mentre la zona di Lambioi è interessata da un intervento in due stralci: il primo eseguito dalla squadra dell’Unione Val Belluna, il secondo affidato all’impresa Burtet. L’obiettivo? Realizzare una pista d’accesso all’area boschiva con il taglio delle piante e la sistemazione del fondo. Il progetto (16.535 euro) è frutto di una convenzione che ha coinvolto i beni silvopastorali dell’Unione Montana Bellunese. E di un finanziamento del Comune capoluogo.
In più, verrà ricostruito il muro di controripa in via San Fior, dopo il Ponte della Vittoria, a Borgo Piave: il progetto, da 9.300 euro (coperti dai canoni idrici della Provincia), è stato affidato all’impresa Mattia e i lavori decolleranno in febbraio.
La stessa Unione Montana, con il dottore forestale Luca Soccal, si occupa poi di assegnare la legna da ardere, attraverso l’individuazione delle aree, la martellatura delle piante e l’assegnazione di lotti. Insomma, non si fermano i progetti in vista di un 2021 orientato alla difesa idrogeologica del territorio.