«I dati congiunturali sono preoccupanti: da sola, la resilienza delle nostre imprese, a partire da quelle bellunesi, non basta. Le istituzioni, sia nazionali che comunitarie, devono intervenire urgentemente sostenendo la transizione digitale in atto: servono nuovi strumenti per stimolare gli investimenti. Il settore metalmeccanico – strategico per il Paese e per il nostro territorio – rischia di entrare in sofferenza. Governo ed Europa devono dare certezze al mondo dell’impresa: solo così possiamo programmare nel medio e lungo periodo».
A dirlo è Enrico Triches, presidente della sezione Industrie metalmeccaniche di Confindustria Belluno Dolomiti, a margine della presentazione e diffusione – nelle scorse ore – dell’indagine congiunturale di Federmeccanica, dove si evidenzia un calo dell’attività produttiva industriale del 2,1% tra primo trimestre del 2024 e ultimo trimestre del 2023. Il dato sale al 4,1% se si guarda al primo trimestre dello scorso anno.
Le stesse prospettive non sono buone: un terzo degli intervistati dichiara un portafoglio ordini in “peggioramento”.
«È un trend che riguarda anche il Bellunese, nonostante le nostre imprese dimostrino maggiore solidità e una straordinaria capacità di risposta», sottolinea Triches. «Ma non possiamo fare sempre tutto da soli, soprattutto di fronte a competitor sempre più forti – dalla Cina agli Usa – e a crisi geopolitiche profonde. Il conflitto in Ucraina prima e quello in Medio Oriente poi con le tensioni a Suez, si fanno sentire con ripercussioni negative sulle catene di approvvigionamento».
«A questo si deve aggiungere un costo del credito ancora elevato», sottolinea Triches, che aggiunge la sua voce a quella di Federmeccanica: «Serve una politica industriale capace di liberare e stimolare gli investimenti, un vero pacchetto 5.0, con strumenti finanziari ad hoc. Il nodo va sciolto urgentemente prima di innescare una spirale recessiva per il sistema Paese e quindi – a cascata – nei singoli territori».
«L’industria metalmeccanica e meccatronica bellunese, in particolare, deve essere messa nelle condizioni di preservare la sua eccellenza. Abbiamo delle realtà vocate all’innovazione, ma l’innovazione si fa solo programmando – conclude Triches. Finita questa lunga campagna elettorale, occorre passare dalle parole ai fatti».