E chi l’avrebbe mai detto? Specialmente dopo la gara d’andata: allo Zugni Tauro, l’Union Feltre sfrutta la superiorità numerica e, con due reti nella ripresa, stende i cugini bellunesi, staccandoli in graduatoria e obbligandoli al secondo stop in quattro partite.
Era l’11 ottobre. E da allora sembra siano trascorsi anni, non mesi. Perché l’Union ha pagato un prezzo altissimo sul fronte Covid, ha cambiato allenatore (Favaretto al posto di Andreolla), diversi giocatori (una decina le operazioni condotte nel mercato invernale) e soprattutto è precipitata in classifica. Ora i verdegranata, reduci da due ko consecutivi, sono in piena zona playout. A differenza di un Belluno che veleggia a ridosso della zona podio (è quarto, nonostante il rovescio casalingo con l’Arzignano) e si presenta al confronto con ben 13 punti in più rispetto ai feltrini.
Insomma, la posta in palio ha un valore che va ben al di là del campanile e della supremazia territoriale. Senza considerare la sfida nella sfida tra bomber: Simone Corbanese e Lorenzo Benedetti. Dodici reti il primo, 13 il secondo: il derby parlerà anche il linguaggio del gol.
Palla al centro, domani (domenica 28 febbraio), alle ore 14.30: le porte del polisportivo, purtroppo, rimarranno chiuse al pubblico, ma è prevista la diretta Facebook sulla pagina del Belluno.