L’autovelox di via Miari ha mietuto vittime. Molte vittime. A qualcuno però la multa è rimasta sul groppone e diversi automobilisti hanno fatto ricorso, e l’hanno vinto. Ecco perché Franco Roccon interroga.
Il consigliere comunale di minoranza (Liga Veneta Repubblica) chiede in particolare se l’apparecchio di rilevazione della velocità è omologato o meno. «Il giudice di pace di Belluno ha accolto i ricorsi presentati ritenendo che su tale autovelox non sia presente l’omologazione, bensì una semplice autorizzazione/comunicazione sotto forma di determina, che non ha valore tecnico come l’omologazione, ma semplicemente un carattere amministrativo» premette Roccon. «È corretto che l’apparecchio non è omologato? È presente il decreto ministeriale di omologazione?».
Domande non trascurabili. Perché il Comune ha previsto un incasso di un milione di euro da sanzioni del codice della strada. «Senza valutare i costi indotti dagli annullamenti dei verbali e il rischio di soccombere in molti ricorsi» sottolinea Roccon. Da qui, la richiesta: «Non è meglio, fino a un completo chiarimento sullo status di omologazione dell’apparecchio, sospendere le rilevazioni e fare un’attenta analisi delle responsabilità e dei possibili danni erariali?». Al sindaco l’ardua sentenza. Intanto gli automobilisti aspettano. E sperano.