Apre ufficialmente il “Museo del porto fluviale e degli zattieri di Borgo Piave”

Apre ufficialmente il “Museo del porto fluviale e degli zattieri di Borgo Piave”

Da questa sera sarà realtà: alle 17.00, a palazzo Doglioni a Borgo Piave, ci sarà il taglio del nastro del “Museo del porto fluviale e degli Zattieri di Borgo Piave”, un’esposizione permanente di oggetti, attrezzi originali, immagini di documenti, manifesti e foto che raccontano di quando Borgo Piave era porto fluviale della città di Belluno.

Uno spazio per raccontare una lunga pagina di storia del capoluogo quasi dimenticata, riscoperta grazie al lavoro dell’associazione Borgo Piave ETC; al centro della sala farà bella mostra di sè un pezzo unico di questa storia: un modellino di zattera che “Bepi” Marchetti aveva realizzato per mostrare agli zattieri del borgo pezzi e funzioni di una vera zattera, poi donato al Museo Civico di Belluno dove è rimasto custodito in archivio per oltre 70 anni. Tutto intorno, gli abbigliamenti e gli arnesi degli zatèr, ma anche documenti storici come lo statuto degli zattieri – risalente al XV Secolo -, foto storiche e immagini delle rievocazioni, attrezzature delle segherie e dei falegnami del borgo.

Insomma, un tuffo nel passato per far riscoprire ai turisti e soprattutto ai bellunesi l’importanza e il ruolo nei secoli del porto fluviale di Borgo Piave, cerniera tra le Dolomiti e la laguna veneziana: «L’epopea degli zattieri da un po’ di anni a questa parte si è cominciata a riscoprire, conoscere e narrare, – spiegano da Borgo Piave ETC – ma in città, a causa anche del Vajont e dell’alluvione del ‘66, la storia si era un po’ persa perché la comunità del Borgo legata al fiume era stata fatta trasferire in altre zone della città, meno esposte alle piene ed allagamenti. Approfondendo e facendo ricerche negli anni siamo riusciti a rimettere insieme i pezzi grazie alla disponibilità dei discendenti diretti di chi sul porto di Belluno ci ha vissuto e lavorato, come le famiglie Marchetti, Collarin, la casata dei Sommavilla-Vigna. Ora siamo pronti ad aggiungere alla narrazione delle Maschere Dolomitiche anche quella degli Zattieri di Borgo Piave».

La data di oggi per l’inaugurazione ufficiale del Museo fluviale non è infatti casuale: quella odierna è la Notte Europea dei Musei, mentre cade domani la Giornata Internazionale dei Musei che quest’anno ha come tema “Il futuro dei musei nelle comunità in rapida evoluzione”; un tema di particolare attualità per Borgo Piave, alle prese con l’impegno per salvare il Museo delle Maschere Dolomitiche oggi ospitato a Palazzo Secco, a pochi passi dal nuovo Museo Fluviale.

La cerimonia di questo pomeriggio offrirà anche una lettura tratta dal libro “Vite sul fiume” di Tieri Filippin – volume incentrato sulla vita sul Piave degli zattieri – e curata da Sonia Vazza, che presenterà alcuni frammenti di vita legata proprio a Borgo Piave e al suo ruolo di porto fluviale.

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