Alla scoperta dei cippi: il confine storico tra Venezia e Tirolo diventa itinerario escursionistico

Alla scoperta dei cippi: il confine storico tra Venezia e Tirolo diventa itinerario escursionistico

Nell’Alto Bellunese una volta correva il confine tra la Repubblica Serenissima e il Tirolo. Il Comelico era terra di confine. E oggi diventa terra di escursioni, alla scoperta dei vecchi cippi, salvati dall’oblio.

È un progetto ambizioso. Ma del resto, la storia non si può cancellare. E così Ii Comune di Kartitsch, l’Associazione turistica di Sesto e il Comune di Comelico Superiore hanno unito le forze per salvare dall’oblio i resti degli antichi cippi di confine tra il Tirolo e la Serenissima che risalgono a 250 anni fa, quando l’imperatrice Maria Teresa e il doge di Venezia strinsero un patto che poneva fine agli eterni conflitti transfrontalieri. 

Oggi molti di questi cippi, risalenti al 1753, giacciono dimenticati in masi solitari, sugli alpeggi o nascosti in impenetrabili zone boschive: per recuperare questa eredità culturale, è stato avviato un progetto pilota, finanziato dai Fondi per Piccoli progetti del programma CLLD Dolomiti Live. In questo contesto è emerso anche un aspetto sorprendente: dalla cresta carnica al lago di Garda si concentrano tracce di una storia di confini lunga più di duemila anni. 

Il progetto sarà presentato domani (venerdì 23) alle 18 nel Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore, a Pieve, con l’appuntamento “1753: il confine storico tra Repubblica di Venezia e Tirolo da percorso didattico a itinerario escursionistico interregionale”, a cura di Rupert Gietl, archeologo del gruppo Arc – Team, e Daniela Zambelli, architetto specializzato in restauro monumentale della cooperativa Lassù.

«Obiettivo del progetto – spiega Zambelli – è stato quello di riportare alla luce una parte di questa storia, restaurare i cippi di confine e renderli visitabili lungo un sentiero naturalistico. I cippi sono il fil rouge di un percorso alla scoperta di meraviglie naturali, come cascate, grotte di ghiaccio e acquitrini, e di un percorso che rivive la storia dall’antichità alle epoche recenti. Il sentiero inizia sulla cresta carnica, con vista sulle Dolomiti, e termina sulle rive del lago di Garda».

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