La riflessione del dottor Ali Chreyha, medico di base e vice sindaco del Comune di Longarone
Alla fine di gennaio, terminerà il quinquennio della Medicina di gruppo integrata (Mgi) Longaronese Zoldo.
Prima di tutto un chiarimento tecnico: la Mgi si basa su un accordo stipulato con Ulss e Regione Veneto, con precisi obblighi lavorativi: la disponibilità di medico, infermiere e assistente di studio 12 ore al giorno nella sede principale, in questo caso Longarone; il mantenimento delle sedi periferiche (Forno di Zoldo, Fusine, Zoppè di Cadore, Igne, Fortogna, Ospitale e Castellavazzo): l’impegno a seguire, oltre alla normale attività di medico di assistenza primaria, i pazienti con cronico patie».
Si tratta di un impegno che ha coinvolto tutti i medici, mentre la gestione dei servizi è appaltata alla Cooperativa Le Valli di Longarone. Positivo il raggiungimento degli obiettivi fissati nel primo triennio, con il gradimento espresso dagli utenti che, per esempio, non sono più costretti a tempi di attesa, altrimenti dilatati con le precedenti modalità lavorative; la Mgi, inoltre, garantisce prestazioni medico-infermieristiche dedicate, secondo le necessità individuali».
LE OMBRE
Eppure il quadro non è solo rosa: «Non sono mancate le difficoltà per noi operatori, e tanti disagi per gli assistiti, determinate, nel biennio 2020-21, dalle note situazioni della pandemia Sars-Cov-2. Il lavoro in gruppo ha comunque permesso di condividere dubbi e fatiche e di renderci operativi anche nel tracciamento dei contagi con l’effettuazione di tamponi rapidi in ambulatorio e nell’organizzazione di sedute vaccinali in loco e a domicilio».
Una nota dolente è l’attesa telefonica. Ciò è dovuta al fatto che abbiamo cinque linee telefoniche in entrata e due in uscita: purtroppo quando le linee sono tutte contemporaneamente occupate, l’attesa si protrae nel tempo. Faccio presente che riceviamo giornalmente circa 1.500 telefonate, siamo un punto di riferimento per tutti gli utenti del Sub-distretto 3 con circa ottomila utenti: non solo per questione mediche, ma anche sociali.
Chiedo a tutti gli utenti di avere pazienza e, se sono in possesso di strumenti tecnologici come pc o smartphone, di usare la posta elettronica della Mgi: utaplz@cooplevalli.it.
Un altro problema di enorme impatto sulla funzionalità è la carenza cronica a livello nazionale delle figure professionale infermieristiche, che si è fatta sentire in maniera evidente nella nostra piccola realtà. Essendo sotto organico. ringrazio l’infermeria per il prezioso lavoro.
Concludo informando che abbiamo deciso di prorogare per tre anni l’accordo, con la l’ulss e la regione veneto , perché crediamo fermamente nella validità di questa forma associativa di erogazione dei servizi sanitarie, soprattutto dopo la prova di fuoco durante questa pandemia.