Nuovo acceleratore lineare al “San Martino”: «Tecnologia d’eccellenza nella battaglia contro i tumori»

Nuovo acceleratore lineare al “San Martino”: «Tecnologia d’eccellenza nella battaglia contro i tumori»

Due milioni di euro di investimento per una tecnologia all’avanguardia. Inaugurato ieri, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia e dell’assessore regionale Manuela Lanzarin, il nuovo acceleratore lineare nel reparto di Radioterapia dell’ospedale “San Martino” di Belluno.

L’apparecchio è costato quasi 2 milioni di euro e si aggiunge a un altro acceleratore inaugurato lo scorso anno. Consente una maggiore precisione dei trattamenti, colpendo le masse tumorali in maniera puntuale, riducendo significativamente il coinvolgimento dei tessuti sani intorno. Questo comporta tempi di trattamento più brevi e una significativa riduzione delle sedute di radioterapia. Per il tumore alla prostata, il più diffuso tra gli uomini, c’è ora la possibilità di offrire ai pazienti trattamenti di sole 5-7 frazioni al posto delle oltre 20 finora necessarie. Stessa cosa per il tumore alla mammella: il nuovo acceleratore consente trattamenti suddivisi in 5 sedute, invece che le 15 standard.

«Un acceleratore come questo – sono le parole del direttore generale dell’Usl 1, Maria Grazia Carraro – è realtà in sole altre due strutture del Veneto. Tecnologie di questo tipo ci permettono di esprimere al meglio tutte le potenzialità dei nostri medici e di essere di supporto anche ad altri ospedali della Regione».

«Noi facciamo 70 milioni di investimenti all’anno in tecnologie», commenta il presidente Zaia. «Assieme ai professionisti, nella battaglia della sanità l’arma più potente è la tecnologia, che va continuamente affinata. Con questo nuovo strumento ci comportiamo come dei cecchini, possiamo colpire il male in maniera chirurgica». Per Zaia «E’ importante che i bellunesi creino consenso attorno alla sanità, lasciando da parte le lamentele. Il nostro obiettivo è fornire in questo territorio tutti i servizi di base e alcune eccellenze. Ma non dimentichiamo che per garantire la qualità, oltre ai professionisti e agli strumenti serve un’adeguata casistica. Se ci lamentiamo sempre non faremo altro che spingere i cittadini a rivolgersi altrove per le cure, impedendo ai medici di accumulare l’esperienza necessaria».

All’inaugurazione ha partecipato anche il neo sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin: «Ritengo che la sanità bellunese – il suo commento – anche grazie a strumenti all’avanguardia come quello inaugurato oggi, sia davvero un’eccellenza, in grado di offrire servizi di qualità ai cittadini di tutta la provincia e anche di attrarre persone da fuori, da altri territori. Ringrazio la Regione Veneto per l’impegno costante su questo fronte».

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