Il contadino forcone e trattore non esiste più. Adesso ad aiutare l’imprenditore agricolo c’è anche la tecnologia. Droni in testa. I velivoli telecomandati possono rappresentare un valido supporto. Dal monitoraggio dall’alto delle colture, fino all’individuazione di eventuali danni ai campi e alla possibilità – tramite strumenti particolari – di intervenire in maniera mirata su alcune piante. Serve però il brevetto Enac Apr, vale a dire la patente del drone.
Condifesa Tvb organizza a partire dall’11 ottobre e nei mesi di novembre e dicembre dei corsi gratuiti rivolti ai propri soci. Il consorzio che raggruppa oltre 500 imprese agricole nel Bellunese propone due pomeriggi a settimana, con formazione a distanza tramite pc o smartphone sulla piattaforma dedicata “Google Meet”. A fine corso sono previste anche alcune dimostrazioni pratiche di volo e delle tecnologie dedicate, come la rilevazione aerofotogrammetrica.
«Il tema dei corsi è “Droni & Ambiente per una viticoltura di qualità” – spiega il presidente di Condifesa Tvb (Treviso-Vicenza-Belluno) Valerio Nadal -. Rientrano nell’ambito del Progetto BoDi – il nostro Bollettino Fitosanitario Digitale – nel quale la tecnologia sta affiancando e valorizzando la tradizione. Il futuro è sempre più tecnologico e i droni ci permetteranno di avere un controllo immediato e veloce. Individuare eventuali patologie nelle nostre piante e tempi di intervento veloci costituiscono il futuro per le nostre imprese in un’ottica di viticoltura di precisione».
Iscrizione ai corsi entro l’11 ottobre (info bodi@condifesatvb.it).