Vince il rispetto dell’ecosistema: il Monte Grappa è patrimonio Unesco

Vince il rispetto dell’ecosistema: il Monte Grappa è patrimonio Unesco

Non solo Dolomiti. Anche sul Monte Grappa svetta il vessillo di Patrimonio dell’Umanità. Ieri infatti (15 settembre) il consiglio intergovernativo dell’Unesco ha iscritto il massiccio montuoso tra Belluno, Treviso e Vicenza nella lista delle Riserve di biosfera Mab Unesco. Un lavoro di anni si chiude con il sigillo più prestigioso.

Soddisfazione dalle istituzioni regionali e provinciali. 

«Il Monte Grappa e tutto il Veneto hanno ricevuto un riconoscimento prestigioso che premia le qualità del territorio nella relazione tra uomo e natura, confermando come, qui e in tutta la regione, il rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema vada di pari passo e in coerenza con lo sviluppo dell’attività umana» afferma il governatore del Veneto, Luca Zaia. «Ancora una volta il Veneto è in prima fila con le sue eccellenze alle quali si aggiunge un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’Unesco per una parte di territorio che racchiude bellezza, storia, unicità, sostenibilità. Da questo punto di vista il Veneto è uno scrigno che passo dopo passo, sta ricevendo il giusto riconoscimento».

Il Monte Grappa è la ventesima Riserva della biosfera italiana Mab Unesco. Premiato come “laboratorio di idee concrete e innovative” in settori cruciali quali l’economia circolare e la mobilità sostenibile. Per i valutatori Unesco, infatti, il massiccio è un “ponte bio-ecologico tra la pianura e l’arco alpino”.

«Il nostro territorio si conferma eccezionale sotto il profilo ambientale e paesaggistico. Una carta in più da spendere per le politiche anti-spopolamento». Commenta il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin. «In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, di grandissima attenzione ai temi ambientali e con la transizione ecologica come elemento cardine del Pnrr, il fatto di aver ottenuto il riconoscimento Unesco per la biosfera del Grappa certifica i valori di sostenibilità che da da sempre fanno parte del nostro territorio, in una visione d’insieme in cui l’elemento antropico dialoga anziché scontrarsi con la natura. A questo punto, la provincia di Belluno ha due marchi Unesco – le Dolomiti e il Monte Grappa – e sono poche le realtà italiane a potersi fregiare di un duplice riconoscimento».

Sono sette i Comuni bellunesi che rientrano nel riconoscimento: Alano di Piave, Arsiè, Feltre, Fonzaso, Pedavena, Quero-Vas e Seren del Grappa. «Un lungo lavoro che ci ha portati prima di tutto a credere nel nostro territorio e ad amarlo. E poi a certificare la sua qualità ambientale e paesaggistica» commenta proprio il sindaco di Seren. «Tramandiamo un valore in più alle nuove generazioni, con orgoglio».

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