Riflettori accesi su Mondiali e Olimpiadi. Lustrini sullo sport, promesse sulle infrastrutture per collegare Cortina. E il resto del territorio? La domanda è legittima per la Valbelluna, il Feltrino, lo Zoldano e l’Agordino. Ma non solo. Dopo le promesse olimpiche dell’onorevole De Menech, cominciano ad arrivare domande anche da fuori provincia. Se i cinque cerchi faranno davvero il miracolo di dare una viabilità nuova al Bellunese, anche altri territori cominciano a crederci.
È il caso del Friuli Venezia Giulia. No, Sappada non c’entra. C’entra invece il Movimento difesa del cittadino della provincia di Pordenone. E c’entra anche Cortina, perché è il luogo che ogni giorno deve raggiungere per lavoro la signora Augusta De Damiani, presidente del Movimento. Percorrendo quotidianamente sia la Statale 51 di Alemagna che la Provinciale 251 della Val Cellina, conosce benissimo i problemi delle strade bellunesi
«Lavoro a Cortina e abito a Erto e Casso – spiega De Damiani -. Ho letto che l’onorevole Roger De Menech si è preso a cuore l’incarico di collegare meglio Veneto e Trentino per le Olimpiadi 2026, con ferrovie e e nuove strade. Mi permetto al riguardo di suggerire un intervento anche sulla 251».
Il motivo? Presto detto: «Chi parte da Erto e Casso per andare in Veneto si trova a dover fare sette minuti di semaforo per le gallerie. All’andata e anche al ritorno – spiega De Damiani -. Per chi abita in questa zona del Pordenonese, è normale andare a Longaroneo a Belluno per fare la spesa, per commissioni varie. Ma la viabilità è insostenibile. Cosa succede se deve passare un mezzo di soccorso?». Domanda olimpica.