Via libera a PAT e ampliamenti aziendali, ma con una burocrazia a due velocità

Via libera a PAT e ampliamenti aziendali, ma con una burocrazia a due velocità

Un consiglio provinciale incentrato sui temi dell’urbanistica e che ha messo in luce le diverse facce del mondo burocratico italiano, quello che si è tenuto ieri mattina nella sala consiliare di Palazzo Piloni. All’ordine del giorno, tra gli altri punti, anche l’approvazione del Piano di Assetto del Territorio di Longarone, che ora include anche lo sviluppo di Castellavazzo, e dell’ampliamento di un impianto aziendale a Ponte nelle Alpi, che porterà alla creazione di una novantina di nuovi posti di lavoro.

Soddisfatto per l’approvazione del Pat il Presidente della Provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin, che ha visto arrivare al termine un percorso iniziato nel 2016, due anni dopo la fusione tra il comune longaronese e quello di Castellavazzo.

Significativo a livello economico e occupazionale invece il via libera all’ampliamento di una struttura aziendale di Ponte nelle Alpi: il nuovo edificio porterà alla creazione di 89 nuovi posti di lavoro, circa la metà dei quali ad alta specializzazione, a sostegno di un settore decisivo per la provincia bellunese come quello turistico.

I due iter hanno evidenziato le due facce della burocrazia italiana: il Pat del Comune di Longarone ha avuto un iter lungo sei anni, con passaggi tra Regione e Provincia, raccolta di osservazioni, contro-osservazioni e pareri delle varie commissioni; l’ampliamento aziendale, tramite il passaggio nello Sportello Unico per le Attività Produttive, ha ottenuto il via di Palazzo Piloni in nemmeno due mesi. Il “costo” della burocrazia per gli enti pubblici è pesante, sia a livello sociale che economico.

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