Il cronoprogramma dice 60 giorni. Ma il lago sarà splendente molto prima di fine maggio. Se tutto va bene, a fine aprile, poi il livello dell’acqua potrà tornare al suo posto. Oggi infatti Santa Croce è più basso di circa 5 metri: una misura obbligatoria per consentire le “pulizie di primavera”, che sono cominciate nei giorni scorsi.
Si tratte delle operazioni di rimozione dei detriti dal lago. Un lavoro importante per garantire la sicurezza delle attività sportive e turistiche, ma soprattutto per consentire l’utilizzo del bacino come area di rifornimento dei canadair per l’antincendio boschivo. Perché a causa degli eventi meteo di dicembre, molte zone del lago sono occupate da tronchi e alberi galleggianti o in affioramento. O meglio, erano occupate. Perché il cantiere sta procedendo a ritmo serrato.
La Provincia ha attivato un primo progetto di pulizia che inizialmente prevedeva l’utilizzo di imbarcazioni per rimuovere i detriti. Al momento però non è stato necessario intervenire dal centro del lago, ma soltanto sulle sponde. «Il livello dell’acqua è stato tenuto molto basso, grazie agli accordi con Enel. E questo facilita di molto le operazioni, dato che l’abbassamento ha concentrato il materiale a ridosso delle sponde – spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi -. In questi giorni uomini e mezzi stanno lavorando dalle rive e molto materiale legnoso che era spiaggiato è già stato rimosso. In seguito, quando con Enel decideremo di far risalire il livello dell’acqua, verrà fatta una ricognizione anche interna, per vedere se ci sono altri tronchi rimasti distanti dalle sponde. Si tratterà di un secondo step, successivo, con il quale eventuali detriti legnosi verranno trascinati a riva con l’utilizzo di piccole barche. Per questo primo intervento i lavori costano circa 130mila euro, ma con l’abbassamento del lago sta emergendo la possibilità di fare altre piccole operazioni, per cui l’investimento potrebbe salire un po’».