Lunedì prossimo riparte lo stabilimento. Ma con quali prospettive? La domanda è sempre la stessa per Ideal Standard. Un quesito che, a quanto pare, tormenta anche Regione e Ministero dello Sviluppo Economico. Perché ieri, il punto interrogativo è emerso durante il confronto in videoconferenza tra i vertici del gruppo Ideal, l’assessore regionale al lavoro Donazzan, i rappresentanti del Mise, i sindacati e il ministro bellunese Federico D’Incà.
Il confronto, alla vigilia della ripresa dell’attività lavorativa nello stabilimento bellunese prevista per lunedì 15, si è concentrato sul futuro a medio periodo della programmazione aziendale del gruppo e dell’attività produttiva a Trichiana. «L’aspetto positivo – sottolinea l’assessore Donazzan – è l’anticipo di due settimane della ripresa dell’attività lavorativa nella sede di Borgo Valbelluna, rispetto all’iniziale calendario prospettato dal gruppo, che aveva privilegiato in termini temporali la ripartenza dell’attività nelle sedi in Bulgaria, nella Repubblica Ceca e nel Regno Unito. Continuano però a mancare, ad oggi, elementi concreti rispetto alla programmazione aziendale nel breve-medio periodo».
Mise e Regione Veneto hanno pertanto invitato l’azienda a utilizzare questo periodo di parziale fermo per pianificare le iniziative di rilancio industriale del sito produttivo di Trichiana. Rilancio che può contemplare investimenti produttivi, piani per ricerca e sviluppo e adeguamento delle competenze dei lavoratori.
«Il sito produttivo di Trichiana vanta una tradizione importante e ha sempre lavorato molto bene nel settore – il commento del ministro D’Incà -. Negli ultimi 12 anni, 4 stabilimenti su 5 del gruppo Ideal Standard hanno chiuso in Italia, mentre Trichiana è rimasto un luogo di fondamentale importanza e nei prossimi tavoli tra le parti staremo ancora molto attenti sulle valutazioni dell’azienda per il futuro. Ho una grandissima fiducia nel rilancio dello stabilimento e del nostro Paese».