Vandali a scuola, Comune e Provincia condannano il gesto: «Serve una punizione esemplare»

Vandali a scuola, Comune e Provincia condannano il gesto: «Serve una punizione esemplare»

«Inciviltà gratuita e grave». La politica bolla così i fatti accaduti all’Itis Negrelli (Vandali in azione a scuola: devastato il Negrelli di Feltre) e marginalmente anche alla scuola media Rocca di Feltre. E studia le punizioni che dovranno essere forti e decise.

«I fatti verificatisi presso la scuola media Rocca e in particolare all’Itis Negrelli richiedono una presa di coscienza e una condanna ferma e unanime da parte della comunità feltrina e non solo. E questo non soltanto per i gravi danni arrecati alle strutture e alle strumentazioni, in particolar modo al Negrelli, ma anche per l’inciviltà gratuita del gesto compiuto» sostiene il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin. 

«L’amministrazione, nel mentre ripone piena fiducia nell’operato dei carabinieri affinché si possano individuare i responsabili, continuerà a farsi parte attiva perché si potenzino tutte le misure idonee a prevenire in futuro altri vandalismi di questo tipo. E questo non solo sul piano della sorveglianza, ma anche del coinvolgimento attivo di educatori, famiglie e di tutti i soggetti partecipi  della formazione dei nostri ragazzi; è evidente che è necessario intercettare e intervenire a vari livelli e quanto più possibile sulle sacche di disagio che, per varie ragioni, portano a comportamenti di questo genere, che non hanno nessuna giustificazione».

Anche la Provincia interviene sull’accaduto. Intanto con il ripristino degli ambienti, visto che il Negrelli è uno degli edifici di proprietà dell’ente. E poi con una dura presa di posizione

«Gli atti vandalici, fini a se stessi, sono sempre da condannare. Ma quando riguardano una scuola, un luogo dove ci si prende cura della formazione dei nostri ragazzi, fanno ancora più male», stigmatizza il presidente della Provincia, che si è già attivata per le pulizie e per ripristinare le aule in tempi rapidi.

«Quello che resta è l’amarezza per un fatto che colpisce la collettività, che danneggia gli studenti oltre che la scuola» commenta Roberto Padrin. «Oltre alla denuncia che abbiamo già fatto, non escludiamo provvedimenti forti per i responsabili di questo gesto assurdo. Quando verranno individuati, studieremo per loro le modalità con cui dovranno riparare non solo i danni materiali, ma anche il disagio provocato a ragazzi e insegnanti, e all’intera comunità scolastica. Per l’istituto Negrelli è stato predisposto pochi mesi fa un progetto di videosorveglianza, in attesa di finanziamento: in un mondo ideale non dovremmo controllare le scuole per difenderle dai vandali; ma visto che non è così, è giusto prendere provvedimenti».

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