Unifarco pensa e lavora in rosa: il 60% dell’organico è formato da donne

Unifarco pensa e lavora in rosa: il 60% dell’organico è formato da donne

Unifarco è sinonimo di sostenibilità: l’azienda leader in Italia nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione alle farmacie di prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici, dispositivi medici e make-up, ha raggiunto diversi e importanti risultati nel 2022. 

Entrando nel dettaglio, l’organico aziendale è in costante crescita, +8,3% rispetto al 2021. Nel corso dell’anno sono stati impiegati 533 lavoratori, di cui il 60% di genere femminile e +21% con età pari o inferiore ai 30 anni. Sono state incrementate poi le ore di formazione interne ed è stato implementato il progetto “Benessere 365”, destinato a promuovere uno stile di vita corretto ed equilibrato con iniziative dedicate ai dipendenti in diversi ambiti, tra cui nutrizione, movimento, salute e supporto psicologico. 

Unifarco ha poi confermato il suo sostegno a favore di numerosi progetti con finalità culturali, sociali e sportive promosse da enti nazionali e territoriali tra cui Croce Rossa Italiana, La Forza e il Sorriso – Lgfb Italia Onlus, Società Nuova – Cooperativa Sociale Onlus e Associazione Internazionale Dino Buzzati.  

A livello territoriale, Unifarco continua inoltre ad alimentare il progetto “Salvaguardia dei Prati a Narciso” della dorsale prealpina bellunese e la collaborazione con il “Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi”.

«La corporate social responsability è un percorso, non sempre agevole o scontato, che ineluttabilmente deve essere intrapreso da ciascuna organizzazione, per poter essere protagonisti dell’era nella quale stiamo vivendo – ha commentato Ernesto Riva, presidente di Unifarco -. Fin dalla nascita della società marciamo risoluti in questa direzione, senza chiedere nulla a “qualcun altro” ma operando in prima persona, consapevolmente e responsabilmente, per il bene di tutti e di questo nostro unico, meraviglioso pianeta». 

Tutti i prodotti Unifarco vengono concepiti nella loro formulazione attraverso un processo esclusivo, messo a punto dall’area R&D denominato “Eco-design formulativo”, in grado di mappare tutti gli indicatori di impatto di ogni singola materia prima (circa 600 in totale). 

A ciò si aggiunge l’impegno alla compensazione di Co2 dei prodotti Dolomia certificati Epd, derivante dall’acquisto di crediti di carbonio legati a progetti internazionali di riforestazione in Brasile e di produzione di energia idroelettrica in India, e l’utilizzo sempre più diffuso di plastica riciclata nel packaging, che nel 2022 ha visto un incremento del 170%.

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