A volte ritornano. E forse sono anche in grado di imporsi. È il caso della Macchietto-Venas. Di fatto una variante al posto di due. Che in giornate di grande bailamme mediatico (e non solo) sul traffico da e per Cortina non è poca cosa. Del resto, è inevitabile parlare di viabilità e di cantieri, dopo quanto visto alla chiusura dei Mondiali di sci. E così tornano alla ribalta anche vecchi progetti, accantonati da tempo ma sicuramente non superati. Non fintantoché Anas non comincia e conclude i lavori in valle del Boite.
Il Piano Anas (sì, quello che in origine doveva servire per i Mondiali 2021) prevede una variante a Tai e una a Valle (in foto il rendering di progetto). Traffico fuori dai centri abitati e riduzione dei tempi di percorrenza di una decina di minuti. Ma c’è un’idea che supera entrambe le circonvallazioni e ridurrebbe chilometri e tempi in un colpo solo. Un’idea che era già stata inserita nel Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) quasi 15 anni fa. È la Macchietto-Venas (o Rivalgo-Venas).
Una strada completamente nuova, che da Macchietto o Rivalgo (tra Ospitale e Perarolo) taglia completamente la montagna e sbuca a Venas. Senza passare per Caralte, Tai e Valle. E in grado anche di dare un’infrastruttura in più a Cibiana.
I costi? Elevati ovviamente. Ma in parte colmabili dirottando i soldi delle varianti di Tai e Valle sulla nuova opera. Per quanto riguarda i tempi, il rischio è che siano lunghi. Ma tanto, le varianti del Piano Anas devono ancora cominciare.
L’idea quindi è ancora valida. Ed è tornata in auge grazie al Comitato Variante Tai (che si opponeva all’opera) che da qualche giorno ha cambiato nome, diventando Rivalgo-Venas. «Dalla voce delle amministrazioni locali interessate – specie Cibiana e Valle di Cadore – è partito un nuovo appello perché questo progetto venga riproposto al fine di creare un’opera, sì onerosa ma definitiva, nel risolvere una volta per tutte la viabilità in direzione Cortina – spiegano dal Comitato -. In questo modo può essere data la possibilità a Tai, Valle e Venas di ritrovare e mantenere la loro identità di paesi di montagna e a Cibiana di avere finalmente un accesso sicuro e comodo».