Ogni fiocco di neve è diverso dall’altro. E quindi anche la neve è diversa: cambia a seconda dei punti di vista. Non sarà difficile quindi raccontare l’inverno 2020-2021. È la sfida che lancia la Pro loco di Auronzo. Perché l’inverno che sta per andare in archivio è stato critico per gli impianti chiusi, nonostante uno dei manti bianchi più belli di sempre. È stato difficile per l’abbondanza della neve di fine dicembre e inizio gennaio. È stato magnifico per le giornate di sole di febbraio.
«Gli occhi dei bambini, gli occhi degli animali del bosco, gli occhi degli anziani, gli occhi di un artista, di un giornalista, gli occhi dei volontari della Protezione Civile, quelli dei Vigili del Fuoco… guardano l’enorme quantità di neve che è scesa, ma non vedono tutti la stessa cosa» dicono dalla Pro loco. E allora, eccola qui l’idea: perché non raccontare l’inverno attraverso una mostra fotografica? Basta solo raccogliere gli scatti.
«Ci piacerebbe raccogliere i migliori scatti di questo esuberante inverno, magari quelli “inediti”, o quasi, che non abbiano già fatto il giro del web – dicono gli organizzatori della Pro loco -. Ci piacerebbe poterli condividere con i concittadini. Ma anche con i turisti, che speriamo di riuscire ad accogliere numerosi anche la prossima estate, e ci piacerebbe trasmettere loro ciò che per noi, nei vari contesti, ha rappresentato la neve in questa difficile stagione fredda». Insomma, in parole povere l’idea è quella di allestire una mostra nei prossimi mesi. Ma la Pro loco non si accontenta: chi invierà le foto invernali, dovrà scrivere anche qualche riga, per descrivere luogo, momento e sensazioni. «Se dovesse arrivare anche qualche poesia, tanto meglio» dicono gli organizzatori.
E allora, via con gli scatti. L’ultima neve è ancora fotografabile.