“Un segnale per la vita”, la Filca lancia il portale per la sicurezza sul lavoro

“Un segnale per la vita”, la Filca lancia il portale per la sicurezza sul lavoro

Infortuni mortali sul lavoro, la Filca Cisl Belluno Treviso (Federazione delle costruzioni e del legno) lancia “Un segnale per la vita” iniziativa volta a raccogliere segnalazioni anonime di irregolarità nei cantieri. Il debutto è in programma oggi (23 novembre), in occasione del terzo Congresso a Cison di Valmarino. 

Il sindacato degli edili della Cisl, in collaborazione con la Filca del Veneto, ha predisposto un centro di raccolta online di segnalazioni anonime che i lavoratori potranno inviare per segnalare irregolarità, pericoli e mancato rispetto delle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro e nei cantieri.

Le segnalazioni potranno essere inviate direttamente alla pagina “Un segnale per la vita” presente nel sito www.filcaveneto.it oppure via whatsapp o messaggio ai numeri 338/5364980 per la provincia di Treviso e 335/5710130 per il territorio bellunese. Dopo aver filtrato e verificato le informazioni ricevute, gli operatori della Filca interverranno direttamente per valutare ogni singola situazione di rischio segnalata chiedendo anche l’intervento delle autorità qualora fosse necessario.

«La scia di sangue di lavoratori deceduti facendo il loro mestiere non si ferma – spiega il segretario generale della Filca Belluno Treviso Marco Potente – e non è più accettabile: noi tutti, sindacati, istituzioni, organi di controllo, siamo chiamati a uno sforzo straordinario per rispondere all’appello lanciato pubblicamente dalla madre di Mattia Battistetti, l’operaio edile morto a 23 anni lo scorso aprile in un cantiere di Montebelluna. La famiglia di Mattia chiede a tutti coloro che hanno una responsabilità di fare qualcosa di concreto per bloccare questa strage senza fine. Siamo convinti che si debba lavorare di più sugli ‘alert’ e incrociare le banche dati puntando a controlli mirati laddove c’è maggior incidenza di infortuni o comportamenti a rischio, ma è necessario anche lavorare di più sulla partecipazione attiva dei lavoratori con campagne di sensibilizzazione e di denuncia». 

In provincia di Belluno le denunce ad oggi sono 1.711, con un morto sul lavoro e due nel viaggio casa-lavoro.

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