Un parco inclusivo al “Città di Bologna”: via alla raccolta fondi

Un parco inclusivo al “Città di Bologna”: via alla raccolta fondi

«Stavo passeggiando al Parco Città di Bologna e ho notato una bambina disabile in carrozzina che piangeva perché voleva salire sui giochi. La mamma le stava spiegando che con la carrozzina non riusciva a portarla sulle giostre, e da quell’incontro è nato questa idea»: così il presidente del Circolo Ricreativo dei Vigili del Fuoco di Belluno, Gianfranco Sommavilla, racconta la nascita di “L’isola che non c’è”, parco giochi inclusivo che nascerà al Parco Città di Bologna, nell’area in ghiaia.

Un’isola che non c’è, ma che ci sarà: per ora il progetto è solo sulla carta, l’investimento è importante (servono circa 400mila euro, tra lavori e giochi); le prima donazioni sono già arrivate, ma Comune di Belluno e Circolo Ricreativo hanno ufficialmente dato il via alla raccolta fondi. L’appello è quindi alle imprese e ai semplici cittadini, donare è facile: si può farlo con un semplice bonifico (intestato al Circolo Ricreativo Vigili del Fuoco di Belluno sull’IBAN IT 34 P 05856 11901 092571081228 – Volksbank Banca Popolare) o destinando il cinque per mille al Circolo (codice fiscale 01219290259).

Saranno una decina i giochi installati, accessibili ai “normodotati” e ai portatori di ogni tipo di disabilità; sei le differenti aree individuate, tutte dedicate alla storia di Peter Pan: il galeone dei pirati, gli indiani, l’ “albero dell’impiccato (casa di Peter Pan e dei bambini sperduti, «che vivendo tutti assieme riescono ad affrontare al meglio la vita, un grande messaggio di inclusività», ha evidenziato l’assessore ai parchi del Comune di Belluno Lorenza De Kunovich), il coccodrillo, le sirene e la Roccia del Teschio.

Il Circolo Ricreativo ha valutato quattro differenti progetti, realizzati da altrettanti studi italiani, e ha scelto quello della Proludic di Alessandria, che da oltre 30 anni opera nel settore. L’azienda, oltre ai giochi, ha posto grande attenzione alla comunicazione e all’accessibilità anche per gli accompagnatori.

L’iniziativa ha raccolto da subito il sostegno di Palazzo Rosso, che ha garantito fin dall’inizio il supporto tecnico (mentre per quello finanziario bisognerà capire se si trova spazio tra le pieghe di bilancio); il primo ad applaudire all’iniziativa è il sindaco Oscar De Pellegrin: «Un luogo dove letteralmente tutti i bambini e i ragazzi possono giocare insieme e divertirsi (si stima che sulle varie giostre possano giocare contemporaneamente e complessivamente tra i 100 e i 120 bambini, NdR), e questo ha una grande importanza per la crescita culturale dei più piccoli e di tutta la nostra società».

Peter Pan diceva :«Non smettere mai di sognare. Solo chi sogna può volare». Basta un piccolo aiuto per permettere a tutti i bambini di continuare a sognare.

Progettisti, amministrazione comunale e Circolo Ricreativo dei Vigili del Fuoco di Belluno

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