Stava visitando i luoghi della memoria, insieme alla sua famiglia. E, dopo aver raggiunto la diga del Vajont, si è accorto di aver perso il suo portafoglio: all’interno c’erano circa 700 euro, oltre ai documenti personali e alla carta di credito.
Ma il guaio, per un trentacinquenne della Repubblica Ceca, ha assunto i contorni di una storia a lieto fine. Perché, a poche ore di distanza, il turista è stato raggiunto in albergo dai Carabinieri di Val di Zoldo: «Ecco qui il suo portafoglio».
Il merito del ritrovamento è di un cinquantaseienne operaio di Veneto Strade. Il quale, proprio nei pressi della diga, aveva individuato soldi e borsello. E, senza pensarci un istante, si era rivolto ai Carabinieri, affinché restituissero tutto al legittimo proprietario.
Forse il gesto può sembrare scontato, quasi automatico. E invece merita di essere sottolineato. Perché, come recita un vecchio adagio, «nulla è più innaturale dell’ovvio».