Il rombo dei trattori riempie la piazza. Le campane a festa accompagnano la celebrazione del “Ringraziamento agrario” organizzata da Coldiretti. È stata un successo di partecipazione l’edizione numero 71, andata in scena ieri (domenica 24) a Quero. Oltre un centinaio di trattori e macchine agricole, benedette per l’occasione. E ovviamente oltre un centinaio di agricoltori bellunesi, arrivati nel Feltrino da tutta la provincia.
Dopo la celebrazione della messa, sono state le autorità a prendere la parola. Per ringraziare gli agricoltori. E anche per sottolineare il loro appoggio.
«Sappiamo benissimo che il problema in questo momento è rappresentato dalla fauna selvatica: cervi e soprattutto cinghiali – ha detto il deputato Mirko Badole -. Purtroppo a Roma quando affronto la questione mi guardano come se fossi un marziano». Quanto a cinghiali, forse, a Roma ne sanno qualcosa. Ma per il resto, i problemi degli imprenditori agricoli bellunesi restano gli stessi: danni da fauna selvatica e burocrazia, con la difficoltà anche di interpretare alcuni bandi del Piano di sviluppo rurale.
L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha sollevato un altro problema, quello del deflusso ecologico dei fiumi, che rischia di svuotare i laghi bellunesi. Da parte della Provincia, invece, un grande grazie, «agli agricoltori che sono presidio delle terre alte – ha detto il presidente Roberto Padrin -, produttori operosi e manutentori del territorio».