“Terremoto150”. Una grande mostra a Pieve d’Alpago sul tragico sisma del 1873

“Terremoto150”. Una grande mostra a Pieve d’Alpago sul tragico sisma del 1873

A 150 esatti dal tragico evento sismico che devastò l’Alpago, il Bellunese e ampie zone del Vittoriese, il Comune di Alpago ha inaugurato ieri (sabato 9 dicembre) “Terremoto150”, un’importante mostra artistico-documentaria allestita nel municipio di Pieve e visitabile fino al 28 gennaio 2024. L’evento espositivo rientra all’interno delle iniziative realizzate per i 150 anni dal terremoto; quest’estate infatti, ad aprire la rassegna era stato, lo scorso 29 giugno (giorno esatto dell’avvenimento), il Capo dipartimento della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio assieme ad altri importanti ospiti.

La mostra occupa i primi due piani del palazzo municipale: 32 pannelli accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo alla scoperta dei vari aspetti che caratterizzarono il tragico evento, dai reportage sulla stampa nazionale e internazionale alle relazioni scientifiche degli studiosi che si dedicarono al fenomeno. 

«Il terremoto del 1873 ebbe un ruolo importante nell’avvio degli studi moderni di sismologia, tanto che fu proprio a partire dal sisma dell’Alpago che si scoprirono alcune questioni, oggi fondamentali, come la macrozonizzazione sismica» commenta l’assessore alla Protezione Civile della Regione del Veneto Gianpaolo Bottacin. «Anche per questo siamo contenti di sostenere, come Regione, questo importante progetto che non riguarda solo il passato ma ci parla anche del presente e del futuro e ci consente di ragionare – una volta di più – sui temi del rischio sismico e della gestione delle emergenze».

La mostra non è però solo documentaria: sono infatti visibili alcune relazioni originali e soprattutto ben tre dipinti del celebre pittore Alessandro Seffer che realizzò, quasi in diretta, alcune straordinarie vedute dei paesi terremotati. Tra questi è di fondamentale importanza un dipinto finora catalogato genericamente come raffigurazione del terremoto nel territorio bellunese ma che si è scoperto rappresentare a tutti gli effetti Puos d’Alpago. Si tratta quindi di un’opera per certi aspetti inedita che sarà messa a confronto con le fotografie del tempo.

Secondo il sindaco del Comune di Alpago Alberto Peterle, «”Terremoto 150” è – e sarà – un progetto ambizioso dal punto di vista storico e culturale. Con gli eventi di quest’estate, e ora attraverso questa mostra, il Comune di Alpago punta a riscoprire una fase importante della sua storia che coinvolse unitariamente tutto il territorio».

L’esposizione è visitabile tutti i giorni al mattino, dalle 10 alle 12, e nei pomeriggi (16-18) dei giorni sabato, domenica e festivi. Non sarà possibile vistare la mostra soltanto il 24 e 25 dicembre e 1° gennaio.

È prevista anche una serie di attività collaterali e di approfondimento con un ricco programma di incontri: il 29 dicembre alle 17.30, Maurizio Alfieri terrà una conferenza intitolata “Terremoto 29 giugno 1873 una storia per avere memoria” mentre il 20 gennaio 2024 (ore 16.30) Orietta Ceiner e Graziano Ferrari parleranno del terremoto del Bellunese del 29 giugno 1873 e le sue repliche dagli Annali di Antonio Maresio Bazolle. Tutti gli incontri si svolgeranno nel municipio di Pieve d’Alpago direttamente all’interno del circuito espositivo.

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