Il calendario dice 5 gennaio, il termometro non capisce e parla un’altra lingua. Più vicina a fine febbraio, tendente a marzo. Perché massime di 10-12°C ammiccano alla primavera. E sarà così anche nei prossimi giorni. Soprattutto in quota.
Così dice Arpav. Addirittura a metà settimana lo zero termico arriverà a superare i 3.000 metri. Valori che non si registrano facilmente neppure a ottobre. Tutto merito (o colpa) dell’alta pressione, con il suo codazzo di inversione termica. Solo martedì (7 gennaio) una piccola depressione in quota potrebbe determinare un leggero calo delle temperature. Tra mercoledì e giovedì, invece, l’inverno si prende nuovamente una pausa.
IL TERMOMETRO Oggi, intanto, la giornata ha regalato le prime anomalie termiche. Le minime della notte sono state sotto lo zero solo a Feltre (-4°C), Belluno (-2,7°C), Falcade (-3,3°C), Arabba (-4,9°C) e Santo Stefano di Cadore (-1°C). Per il resto, solo valori sopra lo zero: 5,3°C a San Martino d’Alpago, addirittura 7,3°C ad Agordo, 2,9°C a Forno di Zoldo e 1,2°C a Cortina.
Quanto alle massime, sono state a dir poco tiepide. 12,8°C a Belluno, 11,6°C a Feltre, 10°C ad Agordo, e 5,2°C a Cortina.
LE PREVISIONI
Nei prossimi giorni il tempo resterà sereno e soleggiato. Nessun cambio di programma all’orizzonte. Anzi, uno sì. Le temperature saliranno, soprattutto mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio. L’Arpav avvisa: clima assai mite per il periodo.