Come si può tornare a scuola con l’atteggiamento giusto per accogliere bambini e ragazzi? «Avendo cura di se stessi». È la risposta che hanno pensato all’istituto comprensivo Tina Merlin: iniziare l’anno stando bene con i colleghi e vivendo esperienze positive. Ecco perché hanno pensato che prima di tornare sui banchi, può far bene un po’ di teatro e un po’ di trekking.
«Il 1° settembre (oggi, ndr) si va a teatro» spiega la dirigente scolastica, Bruna Codogno, che si è sempre distinta per innovazione nella scuola. «Il primo incontro con i colleghi dopo le vacanze sarà uno spettacolo teatrale, dedicato al maestro Manzi e condiviso con altri insegnanti del territorio. Lo spettacolo è incentrato su valori importanti: inclusione, didattica che parte dall’esperienza, scuola come mezzo per il trovare se stessi… tutti temi su cui è bene riportare l’attenzione a inizio anno scolastico».
Ma non finisce qui: l’8 settembre, pochi giorni prima della campanella, la scuola porta gli insegnanti a camminare. «Un trekking di formazione» spiega Codogno. «Una passeggiata sul Nevegal, con esperti formatori, per connettersi con i colleghi, gestire le emozioni e ritrovare il proprio equilibrio in vista degli impegni del nuovo anno. E quando poi si tratterà di riunirsi, programmare, preparare l’accoglienza per gli alunni, lo si farà alla Nievo in una sala insegnanti tutta nuova. Colori e design attentamente curati da Valentina Tessari di Bortoluzzi Arredamenti. Un angolo per il relax, la biblioteca, uno spazio per il lavoro al pc con una connessione veloce».
Insomma, accoglienza prima di tutto. Altro che la scuola grigia che tutti si immagino al rientro dalle vacanze. «Prendersi cura di sé e stare bene nell’ambiente di lavoro, sia dal punto di vista relazionale sia sotto il profilo della funzionalità degli spazi, aiuta a lavorare meglio, a essere più efficienti ed efficaci, a liberare energie per fare scuola al meglio» conclude la preside. «Nelle scuole del Nord Europa queste iniziative sono adottate da tempo, cominciamo a pensarci anche qui».