Tabià divorato dalle fiamme sul Giau: c’è l’ombra del dolo

Tabià divorato dalle fiamme sul Giau: c’è l’ombra del dolo

Fiamme alte e baita completamente distrutta. Non si esclude l’intento doloso.

È successo nella notte a Colle Santa Lucia. Una persona di passaggio sul passo Giau, alle prime luci dell’alba, si è accorta di qualcosa di strano. Fumo denso che usciva da un tabià. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, giunti sul posto (a oltre 2.200 metri di quota) con gli uomini del distaccamento di Agordo e con i volontari di Selva di Cadore. Attorno alle 7 di mattina, però, le fiamme avevano già divorato la struttura. Autopompe e acqua non hanno fatto altro che spegnere gli ultimi focolai. Ma l’incendio, divampato durante la notte, ha agito indisturbato. Le operazioni di bonifica sono terminate attorno alle 11, dopo quattro ore di intervento.

Le cause del rogo sono al vaglio dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Arabba, intervenuti a supporto. Impossibile escludere il dolo: la baita, un tempo utilizzata come ricovero temporaneo dai pastori, era priva di collegamento elettrico. E l’ultima volta che era stata utilizzata dai proprietari risale a diverse settimane fa. 

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