Studenti-cuochi dal cuore d’oro, aprono le camere del convitto ai profughi

Studenti-cuochi dal cuore d’oro, aprono le camere del convitto ai profughi

Solidarietà non solo a parole. Ma sotto forma di un letto caldo e di pasti gustosi. Del resto, al Dolomieu di Longarone sanno cucinare da chef provetti. E proprio loro, gli studenti dell’istituto alberghiero, hanno pensato a come dare una mano a chi scappa dalla guerra. Con i loro mezzi e con un cuore grande.

Il consiglio d’istituto qualche giorno fa ha raccolto l’idea dei ragazzi di seconda. Ed ecco la proposta: due camere della foresteria saranno riservate ai rifugiati ucraini. Tre letti e un bagno per ciascuna stanza, che significa ospitalità certa per sei persone. In più, ci sono anche i pasti caldi, cucinati proprio dagli studenti. Infatti, per i profughi sarà attivo il servizio mensa dal lunedì al venerdì sera, corrispondente all’apertura del convitto.

La disponibilità delle stanze è assicurata fino al 30 giugno ed eventualmente potrà essere di nuovo attivata a settembre. Nella speranza che la guerra finisca prima.

foto d’archivio

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