Un po’ di storia, un pizzico di tradizione, una mescolata di arte. Sono gli ingredienti dell’ultimo numero di “Dolomiti”, rivista dell’Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali, in edicola in queste settimane.
In questo numero, un interessante articolo su “Produrre spade a Belluno. Qualche considerazione”, a cui fa da appoggio la storia di Giovanni Maria Chinaz da Fontanelle e Matteo Cadorin, due spadai immigrati a Serravalle. È la vicenda della spade bellunesi, che tanta fortuna hanno avuto nei secoli che furono.
Ma “Dolomiti” si occupa anche di malattie antiche e della ricerca dei rimedi, nel capitolo dedicato al medico sacilese “Giuseppe Antonio Pujati e la medicina a Feltre nel Settecento”.
Spazio anche all’arte del Cinquecento e a due personaggi bellunesi che si sono distinti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. Infine, il triste tramonto de “L’ultimo mulino” a Falcade e nell’Alto Agordino, e “Breve ruggito nella centrale elettrica di Soverzene la notte del 9 ottobre 1963”.
“Dolomiti”è disponibili nella principali edicole e librerie della provincia di Belluno e nella sede dell’Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali (informazioni: sergios@sunrise.it; tel. 0437 942825).