«Stop alla logica del profitto». Limana contro la privatizzazione dei servizi

«Stop alla logica del profitto». Limana contro la privatizzazione dei servizi

«Nel nostro Paese si sta aprendo una nuova stagione di privatizzazioni, questo nonostante il chiaro insegnamento della pandemia che ha dimostrato come un forte ruolo del pubblico possa garantire i diritti fondamentali». A lanciare l’allarme è Edi Fontana, consigliere comunale a Limana e già consigliere provinciale negli anni di Sergio Reolon. 

«Il disegno di legge per la concorrenza, licenziato il 4 novembre 2021 dal Consiglio dei ministri, rimuove gli ostacoli di carattere normativo e amministrativo all’apertura dei mercati; in modo particolare l’articolo 6 punta a chiudere il cerchio definitivo affidando al mercato i servizi essenziali e rendendo residuale la loro gestione pubblica. Siamo così di fronte allo smantellamento completo della funzione pubblica e sociale dei Comuni, costretti al ruolo di enti unicamente deputati a mettere sul mercato i servizi pubblici di propria titolarità, con grave pregiudizio dei propri doveri di garanti dei diritti della comunità di riferimento» sottolinea Fontana, che ha presentato proprio un ordine del giorno sul tema, approvato all’unanimità dall’ultimo consiglio comunale di Limana.

«Nel Ddl emerge chiaramente la scelta della privatizzazione secondo una logica ideologica ispirata alla supremazia del mercato. Addirittura si prevedono incentivi per favorire aggregazioni indicando così un modello delle grandi società multiservizi quotate in borsa che diventeranno soggetti monopolisti alla faccia della concorrenza» spiega il consigliere comunale. «Si prova così al contempo a cancellare la volontà della maggioranza assoluta delle cittadine e cittadini che, nel giugno del 2011, con il referendum sulla materia della gestione dei servizi pubblici, si è pronunciata nettamente contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali e per la sottrazione degli stessi, a partire dall’acqua, alle dinamiche di profitto».

L’allarme è nazionale, va da sé. Ma anche locale. «Nel nostro territorio rischiano di venir meno il ruolo fondamentale che svolgono società pubbliche partecipate dai Comuni» spiega Fontana. «Diventa così necessario ripensare il modello sociale, a partire da una nuova centralità dei territori come luoghi primari di protezione dei beni comuni e di realizzazione di politiche orientate alla giustizia sociale. Per questo motivo ho ritenuto importante presentare un ordine del giorno e ringrazio i consiglieri per averlo votato all’unanimità. Ritengo che serva una urgente e ampia mobilitazione, che veda insieme agli enti locali anche movimenti, sindacati, associazioni, per il ritiro immediato di quanto contenuto nel provvedimento in questione con lo stralcio dell’articolo che privatizza i servizi pubblici locali».

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