Il distanziamento fa male. Soprattutto nelle case di riposo, dove gli anziani ospiti devono rinunciare a stringere i loro cari. A meno che… a meno che non ci sia una “stanza degli abbracci”, uno spazio dedicato con una membrana trasparente a dividere ospiti da visitatori. Una membrana però che consente le visite e gli abbracci, in tutta sicurezza.
L’idea è di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che con le loro associazioni di volontariato (Auser, Anteas e Ada Cadore) hanno raccolto 1.000 euro per la realizzazione nella casa di riposo di Puos. Un gesto concreto per tendere la mano ad una delle strutture che più sta soffrendo in queste settimane: al numero di positivi (uno dei più altri tra le Rsa del Bellunese) si sommano infatti i gravi danni causati dal maltempo, che all’inizio di dicembre ha costretto la direzione a trasferire tutti gli ospiti in altre strutture.
La cifra per la realizzazione è già stata consegnata. E la proposta è già stata condivisa con la direzione della casa di riposo, che l’ha positivamente accolta.