“Sospirolo tra leggende  e misteri”: iscrizioni aperte al concorso letterario

“Sospirolo tra leggende  e misteri”: iscrizioni aperte al concorso letterario

C’è tempo fino al 21 ottobre per aderire al concorso letterario “Sospirolo tra leggende  e misteri” indetto dalla Pro Loco “Monti del Sole” e dal Comune di Sospirolo.

Al centro i racconti brevi inediti sul tema del fuoco nella pluralità delle sue manifestazioni mitiche, magico-religiose, antropologiche, sociali. Il concorso si rivolge ai nati e/o residenti nel Triveneto e la partecipazione è gratuita. A presiedere la giuria è la scrittrice di fama internazionale Antonia Arslan, cittadina onoraria di Sospirolo.

Sono previste 2 sezioni: una aperta alla fascia da 6 a 14 anni (intera classe o gruppi di alunni di primarie e secondarie di primo grado); l’altra dai 15 anni. Ogni concorrente, singolo o gruppo, può partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana, della lunghezza massima di 8000 battute, spazi inclusi. Le opere dovranno arrivare via e-mail all’ indirizzo concorsisospirolo@gmail.com.

L’idea trae spunto dalla tradizione sospirolese che ancora oggi si rinnova del “Brusa la Vecia”, comune a molti territori vicini, ma in realtà la traccia cui ispirarsi è molto più ampia e, nel materiale illustrativo, ce n’è anche una ad hoc per i bambini.

«Creatore e distruttore, formidabile agente di civilizzazione, il fuoco è in intimo rapporto col mondo contadino – scrivono gli organizzatori -. Narra la leggenda che il patrono del bestiame, il venerato sant’Antoni del porzel, quasi novello Prometeo sia sceso all’inferno per trafugare una scintilla e donarla agli uomini. Accendere il fuoco è il primo gesto del mattino, intorno a esso prende vita la casa. In giornate speciali si cuoce il pane nel forno comune, si lavano le lenzuola nella lisciva bollente, si preparano le pietanze della festa. Suscitato e controllato da abili mani artigiane, il fuoco alimenta le carbonaie, le calchere, le fornaci, le fucine. Terribili sono la luce e il calore che emana l’incendio se il camino, il fienile, il bosco vanno a fuoco e tutti accorrono per domare con ogni mezzo la rossa belva  ruggente. Mito e magia, filosofia e religione si mescolano quando ardono i falò purificatori, quando per scongiurare la grandine si spargono su braci ardenti le foglie dell’olivo benedetto, quando dai grani d’incenso si sprigiona il fumo odoroso che sale alle immagini sacre».

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