Sondaggio UIL: sanità, lavoro, trasporti le priorità per i bellunesi

Sondaggio UIL: sanità, lavoro, trasporti le priorità per i bellunesi

La sanità per gli over 60, il lavoro per la popolazione attiva, i trasporti per i giovanissimi: sono queste le priorità per i cittadini bellunesi, secondo il sondaggio promosso nei mesi scorsi dalla UIL Veneto e presentato ieri mattina in Sala Bianchi nell’appuntamento intitolato “Dal sondaggio alle proposte – Analisi dei bisogni dei veneti”.

Poco meno di 17mila i veneti intervistati, quasi 2mila in provincia di Belluno: tra le Dolomiti, il problema più sentito è quello sanitario, seguito a pochissima distanza dal lavoro (29,2% contro 28,3%). La questione sanitaria è più sentita tra gli over 60 (56%) e non riguarda tanto i servizi ospedalieri quanto il rapporto e il funzionamento del sistema dei medici di base: «Sono bravi, ma il loro numero non è sufficiente per dare risposte a tutti i pazienti che così si dirigono verso i pronto soccorso, con il rischio di intasamento e lunghe attese», evidenzia il segretario regionale della UIL Veneto, Roberto Toigo.

Il lavoro è invece la questione più sentita nella fascia 18-60 anni, tanto nel bellunese (32,7% tra i 18 e i 39 anni, 33,1% tra i 40 e 59 anni) quanto nel resto del Veneto (dove sale al 34,7% nella prima fascia e al 36,6% nella seconda): quasi dimenticati i tempi in cui il problema era trovare occupazione, oggi i partecipanti al sondaggio parlano di qualità del lavoro, di stabilità, di precarietà, di stipendi.

La provincia di Belluno si discosta invece dalla media regionale per le opinioni degli under 18; se in Veneto la priorità dei giovani è la sicurezza intesa come bullismo – tanto che la UIL ha aperto nello scorso mese di marzo uno sportello virtuale con la campagna “Game over al bullismo”, proprio per dare uno spazio di ascolto alle giovani vittime -, i ragazzi bellunesi evidenziano le criticità legate al trasporto: «Lamentano i tagli alle corse, ritardi, sovraffollamento dei mezzi che per questo magari saltano le fermate perché impossibilitati a caricare altri passeggeri: – spiega Sonia Bridda, segretaria provinciale UIL – chiedono anche di potersi spostare più facilmente fuori dagli orari scolastici per poter raggiungere gli amici o andare agli allenamenti sportivi».

Una raccolta di priorità e criticità che non è fine a sé stessa: all’incontro, hanno partecipato anche Maria Caterina De Marco (direttrice sanitaria dell’Ulss 1 Dolomiti), Marco Dal Pont (assessore alle politiche sociali del Comune di Belluno) e Andrea Ferrazzi (direttore di Confindustria Belluno Dolomiti). Con loro, i vertici sindacali si sono confrontati per presentare la situazione e le richieste dei cittadini bellunesi, e per poter valutare insieme le possibili risposte: «Siamo qui – ha evidenziato infatti Bridda in apertura della tavola rotonda – per costruire ponti con gli enti e le istituzioni: non basta segnalare cosa non va, dobbiamo trovare insieme le giuste soluzioni»

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