Settore giovanile da top club: l’Union Feltre punta a costruirsi in casa i talenti del futuro

Settore giovanile da top club: l’Union Feltre punta a costruirsi in casa i talenti del futuro

“U” come unicità. Cioè fare quello che gli altri non fanno. «Arrivare dove gli altri non arrivano». È la griffe dell’Union Feltre. Un progetto ambizioso, a lungo cabotaggio, che punta al “fai da te”. In pratica, crearsi in casa i talenti del futuro e investire sulla costruzione dalle fondamenta. Non per niente l’obiettivo dichiarato è quello di avere entro un paio d’anni almeno il 50-60% della prima squadra fatta con risorse del settore giovanile, e lanciare ogni anno qualche giocatore verso il calcio professionista. 

La società feltrina ha presentato così la stagione che verrà. Con largo anticipo. Anzi, con grande lungimiranza. Perché di fatto, «non ci fermeremo mai, neanche durante l’estate» hanno spiegato i vertici societari. «Il settore giovanile continuerà come ha sempre fatto anche durante la pandemia, con tre allenamenti settimanali, e sedute 12 mesi all’anno».

GLI OBIETTIVI

«La società crede nel settore giovanile e ha disposto risorse importanti perché nel giro di qualche anno diventi la nostra fucina di talenti per la prima squadra – spiega Matteo Roncalli, vice presidente Union Feltre -. La società è convinta che potremo salvarci in serie D. Ma se così non fosse, non cambierà comunque l’idea di potenziare il settore giovanile». «Puntiamo a diventare la squadra di riferimento», fa eco Massimo Agnello, coordinatore del settore giovanile. «La volontà è quella di essere tra le prime 4-5 società del Veneto a livello dilettantistico». 

I NUMERI

Lo spiegamento di forze è notevole: uno staff di 30 tecnici, di cui 23 patentati Uefa C o B, preparatori atletici e specialisti dei portieri. Contando che oggi il settore giovanile dell’Union Feltre ha circa 200 bambini e ragazzi, vuol dire che ogni tecnico seguirà gruppi di non più di 6-7 piccoli atleti.

«Ogni squadra sarà seguita da un allenatore, da un collaboratore tecnico, da un preparatore atletico più un preparatore dei portieri – spiega Mauro Cappellaro, tra i coordinatori della “truppa” dei tecnici, insieme a Fabrizio Melanco, responsabile dell’attività di base -. Ogni squadra quindi avrà quattro figure e a scadenza settimanale ci saranno degli incontri specifici per programmare attività di squadra e individuali. Inoltre, novità del 2021-2022, la possibilità di un quarto allenamento a settimana per i ragazzi, diviso per ruoli. Spingeremo molto sui maestri di tecnica e preparazione. E organizzeremo anche una nuova scuola portieri aperta a tutta la provincia, ai tesserati di altre società».

LE PROSSIME ATTIVITÀ

Confermatissimi i camp estivi: uno multisport al Boscherai, con giornata piena dalle 8.30 alle 17.30; l’altro espressamente calcistico, allo Zugni Tauro. Confermata anche la volontà di organizzare quattro tornei di alto livello ogni anno. E porte aperte alle fanciulle: tra le novità infatti c’è anche la scuola calcio femminile.

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