Senza stipendio da tre mesi: la protesta degli edili “mondiali”

Senza stipendio da tre mesi: la protesta degli edili “mondiali”

Sono arrivati anche da Brescia, sfidando il maltempo, per darsi appuntamento al passo Tre Croci, davanti all’omonimo albergo. Cinquanta lavoratori edili, impiegati nella ristrutturazione della struttura ricettiva che ha ospitato le autorità in occasione dei Mondiali di sci dello scorso febbraio. Aspettano chi 3, chi 4 mesi di stipendio. Sono l’altra faccia della medaglia, i protagonisti dell’evento di cui nessuno parla. Accanto a loro Marco Nardini e Ilaria Sperandio, della Fillea Cgil di Belluno.

«Assistiamo al solito giochetto – spiega Nardini, segretario della sigla sindacale – La società B&B Hotel, proprietaria dell’albergo, ha dato in appalto i lavori alla Sbp, una ditta di impiantistica, che a sua volta ha ceduto una parte dei lavori alla Edilcantieri». Non è finita: «Quaest’ultima, a sua volta, ha fatto due ulteriori sub appalti a due aziende: G3 multiservice di Brescia  e Isolegessi di Milano».

Un gioco di scatole cinesi che ha come risultato la sparizione degli stipendi dei 50 lavoratori. Ancora Nardini: «Tra le imprese è in corso un rimpallo di responsabilità sui mancati pagamenti».

Ci sono stati anche momenti di tensione, quando i lavoratori hanno cercato di occupare la struttura: intento non portato a termine per l’intervento di alcuni agenti della questura di Cortina.

«Ancora una volta – conclude Nardini – il sistema dei subappalti al massimo ribasso colpisce l’ultimo anello della catena, i lavoratori». Che hanno una sola speranza: «Il contratto nazionale dell’edilizia prevede che la responsabilità in solido è sempre del committente o dell’impresa madre. Faremo leva su questo».

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