Scuola Gabelli, sabato l’apertura al pubblico del giardino

Scuola Gabelli, sabato l’apertura al pubblico del giardino

Due appuntamenti a giugno, e un progetto artistico da portare avanti nei prossimi mesi. Ora che la scuola è tornata ad accogliere i piccoli studenti, l’attività dell’associazione “Cittadini per il recupero della Gabelli” non si ferma. Ieri, nell’aula magna dell’istituto di via Cavour, ha presentato le prossime iniziative in programma.

Si comincia sabato prossimo, 10 giugno, con la visita alla scuola, e in particolare al giardino. Un’iniziativa che l’associazione ha realizzato grazie al contributo di Fai giovani e della Filarmonica di Belluno.

«Abbiamo organizzato per il pomeriggio del sabato – spiega Sara Serbati, presidente dell’associazione cittadini per il recupero della Gabelli – un evento di presentazione della scuola. In particolare noi vogliamo dare la possibilità ai bellunesi di conoscere il giardino della scuola e i tesori di educazione scientifica che questo offre». Ci sarà la possibilità di visitare il giardino attraverso due percorsi e le spiegazioni di Anacleto Boranga, che farà conoscere gli alberi più caratteristici. Mentre i giovani del Fai apriranno le porte della scuola recentemente restaurata. Alle 18.30, infine, il concerto della Filarmonica, davanti alla scalinata di ingresso.

Il 27 giugno, invece, ospiti dell’associazione Cittadini per il recupero della Gabelli sarà il gruppo di ricerca interuniversitario Labrief (Laboratorio di ricerca in educazione familiare): «sarà la prima occasione di riprendere una tradizione di questa scuola – spiega Serbati – che fin dalla sua fondazione ha visto la visita di gruppi di persone interessati a conoscere la Gabelli e il metodo educativo proposto».

Infine, i Cittadini per il recupero della Gabelli hanno un sogno: ripristinare il vecchio mosaico raffigurante un pellicano, che faceva bella mostra di sé sulla parete est dell’aula magna e che è andato perduto con i lavori di ristrutturazione. C’è già stato un primo contatto con l’artista Vico Calabrò, per realizzare un affresco: ora servirà l’autorizzazione del Comune di Belluno.

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