«Bloccare subito, per i territori di montagna, la norma che prevede l’introduzione dell’obbligo di emissione dello scontrino elettronico. In caso contrario, saremmo di fronte a un altro duro colpo, per alcuni forse quello finale, inferto ai piccoli esercizi delle zone periferiche».
A lanciare l’allarme è il coordinatore provinciale di Forza Italia, Dario Scopel, nella veste anche di sindaco di un piccolo Comune montano (Seren del Grappa) e di membro del direttivo dell’Associazione nazionale piccoli Comuni d’Italia: «Il problema può sembrare a qualcuno marginale, ma non lo è per nulla. L’obbligo di emissione dello scontrino elettronico prevede degli adeguamenti tecnici e burocratici che incidono in maniera non trascurabile sui costi di gestione di attività che già devono fare i conti ogni giorno per sopravvivere».
Senza considerare il problema della scarsa e inadeguata diffusione delle reti e di una connessione internet stabile: «Le cronache dei media locali evidenziano diverse difficoltà che penalizzano aree come l’alto Cadore o il Comelico, ma anche il basso Feltrino e altre ancora. La beffa, nemmeno tanto remota, per questi esercenti è dietro l’angolo: doversi adeguare alla nuova tecnologia richiesta e poi non poter rispondere agli obblighi di legge per la mancanza di un’adeguata copertura internet».
Da qui, l’appello di Scopel e dell’Uncem: «Per voce del presidente Marco Bussone, l’Uncem chiede lo slittamento di almeno un anno dell’introduzione dello scontrino elettronico per i Comuni montani. L’opportunità legislativa c’è ed è il “Milleproroghe”, che sarà varato a breve».
Nel frattempo, è di questi giorni il dibattito sul pesante declassamento del Bellunese nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita e sul peso che ha, in tutto questo, lo spopolamento delle aree montane: «Ecco una buona occasione per passare, subito, dalle parole (o dalle chiacchiere) ai fatti – conclude Scopel -. Forza Italia c’è e chiede a tutte le altre forze politiche un impegno chiaro per dare immediatamente un segnale di attenzione, e un respiro, ai negozi del territorio bellunese, in moltissimi casi autentico presidio vitale per i paesi di montagna».