Giornata di grande lavoro, ieri (9 luglio) per il sistema dei soccorsi in montagna. L’intervento più consistente è stato effettuato sulle Pale di San Martino, nel territorio di Canale d’Agordo, dove degli escursionisti si erano imbattuti in un uomo, che aveva riportato probabili traumi al bacino e alla testa, nonché due tagli dovuti ai ramponi che calzava. L’uomo infatti era scivolato sul ghiacciaio in Valle dei Cantoni.
Sbarcati a 2.600 metri di quota lungo il sentiero 716, tra il Rifugio Rosetta e Cima Vezzana, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno prestato le prime cure al ferito, un 69enne di Ascoli Piceno. Dopo averlo imbarellato, lo hanno imbarcato con il verricello e trasportato all’ospedale di Treviso, con ferite piuttosto importanti. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois era pronta a intervenire i piazzola a Falcade.
INTERVENTI DEL MATTINO
Ieri mattina attorno alle 9, su richiesta della gestrice, una squadra del Soccorso alpino di Agordo è salita in fuoristrada fino al Rifugio Vazzoler per provvedere al trasporto in ospedale di una escursionista, colta da malore per affaticamento. La 47enne degli Stati Uniti è stata caricata a bordo e accompagnata per i dovuti accertamenti ad Agordo.
Verso le 10.20 la Centrale del 118 è stata allertata per un incidente boschivo in Val Frison, vicino a Campolongo. Un 46enne di Sappada aveva infatti riportato sospetti traumi dopo essere stato colpito da un tronco. Sul posto è stata inviata una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico per eventuale supporto alle operazioni, mentre sopraggiungeva l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Prestate le prime cure, il boscaiolo è stato recuperato e portato all’ospedale di Belluno.
POMERIGGIO
Attorno alle 15 la Centrale del Suem è stata attivata da una turista francese che si era fatta male a una caviglia in riva al lago del Sorapis. Aiutata a raggiungere la piazzola del Rifugio Vandelli dal gestore, la 57enne è stata poi recuperata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore.
Falco 2 è volato al Bivacco Battaglione Cadore, a 900 metri di quota sul Popera, da dove una coppia tedesca – lui 39 anni, lei 38 – aveva chiesto aiuto poiché impossibilitata a proseguire per affaticamento. I due, illesi, sono stati trasportati a Padola.
Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha ritrovato un turista 27enne di Singapore che, perso l’orientamento scendendo dal Van delle Sasse, a Zoldo Alto, aveva contattato il negozio dove aveva noleggiato l’imbrago perché lanciasse l’allarme. Ottenute le coordinate del punto dove si trovava, i soccorritori sono dovuti scendere per un centinaio di metri tra cespugli di mugo e salti di roccia per riuscire a individuarlo e raggiungerlo nel versante che aveva sceso, sbagliando itinerario. L’escursionista, che non era distante da un ruscello, era disidratato e ha accettato ben volentieri l’acqua offertagli dai soccorritori. Dopo averlo assicurato, la squadra lo ha dovuto calare per altri cento metri, per portarsi su un ghiaione e ritrovare il sentiero. L’intervento, durato quattro ore si è concluso in serata, con i soccorritori che hanno accompagnato il 27enne a Palafavera.