Dopo tre giorni di presidio alla Camera e al Senato, la Lega lascia le aule parlamentari. Per ora: «Si sono registrati timidi segnali positivi – spiega il senatore Paolo Saviane – sul ritorno a una centralità del Parlamento e delle regole democratiche, sullo stop alla scarcerazione dei mafiosi, sui contributi richiesti da tempo ai Comuni, alle famiglie e alle imprese, sulle riaperture di strutture pubbliche, negozi e asili».
Saviane chiama in causa il Governo: «Prendiamo atto delle scuse rispetto ai tanti, troppi ritardi che ci sono stati, ad esempio per la cassa integrazione. Ma siamo pronti, visto che di parole ce ne sono state molte, a tornare a presidiare con educazione e civiltà le aule del Parlamento se il Governo Pd-5 Stelle non passerà ai fatti concreti».
E conclude: «La Lega con i suoi rappresentanti è al fianco di associazioni di categoria, artigiani, commercianti, professionisti e lavoratori per raccogliere le istanze e manifestare anche sul territorio, oltre che nelle sedi parlamentari».