Sanità, la maggioranza dice no alla mozione dell’opposizione: «Come i bambini dell’asilo»

Sanità, la maggioranza dice no alla mozione dell’opposizione: «Come i bambini dell’asilo»

«Se questo è il modo di chiedere collaborazione da parte della maggioranza, da adesso la nostra sarà un’opposizione dura e senza sconti». La sanità diventa terreno di scontro politico all’interno del consiglio comunale di Belluno. Con i gruppi di minoranza sul piede di guerra che attaccano i consiglieri di maggioranza, accusati di avere «comportamenti da bambini dell’asilo».

La definizione è del capogruppo di “Belluno D+”, Giangiacomo Nicolini, medico pediatra in forza all’ospedale di Belluno, che spiega: «Su un argomento che interessa tutti, indistintamente, come la difesa della sanità pubblica la maggioranza ci vota contro per motivi esclusivamente politici».

Cosa è successo? Il casus belli è la mozione che i consiglieri di minoranza porteranno al voto del prossimo consiglio comunale, in programma mercoledì 31 maggio. Un corposo documento di sei pagine che ripercorre tutte le criticità del sistema sanitario bellunese, dalla carenza di medici al depauperamento dei servizi territoriali e che impegna il sindaco, Oscar De Pellegrin, ad attivarsi con Ulss1 Dolomiti e Regione per trovare soluzioni agli annosi problemi, coinvolgendo anche gli altri sindaci del territorio. 

Un documento che nelle intenzioni della minoranza, spiega Nicolini, doveva essere super partes: «Il testo è il frutto del lavoro di molti mesi di un gruppo di lavoro qualificato. Ma nasce dall’incontro che ebbi con il sindaco, allora neoeletto, che mi chiese collaborazione sui temi della sanità». Un bel segnale di apertura da parte di chi, ricordano i consiglieri di minoranza, «aveva messo l’ascolto al centro della sua campagna elettorale».

E invece: «Sono passati molti mesi e non abbiamo più avuto notizie da nessuno – continua Nicolini – ma vista l’importanza del tema e il gentleman agreement fatto col sindaco la mozione è stata preparata lo stesso. Ed è stata correttamente inviata per tempo ai consiglieri di maggioranza, perché potessero fare eventualmente emendamenti».

Ma alla fine la mozione non sarà votata dalla maggioranza. Per quale motivo? «Me lo ha detto, in modo abbastanza chiaro, il presidente del consiglio comunale, e mio collega, Luciano Bassi – attacca Nicolini -: non voteranno il nostro documento solamente per motivi politici, perché i partiti al governo della città non vogliono approvare un documento firmato dai consiglieri del Pd». Si aggiunge poi la beffa: «Non solo, nel consiglio la maggioranza porterà un ordine del giorno proprio sulla sanità. Giusto per fare vedere che comandano loro».

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