Oggi si celebra nel mondo la Giornata mondiale della sicurezza alimentare. Sicurezza che è una responsabilità collettiva, condivisa tra operatori economici, autorità sanitarie (chiamate a tutelare la salute dei cittadini mediante azioni di vigilanza e controllo sull’intera filiera alimentare, secondo un approccio che l’Unione Europea chiama “from the farm to the fork”, ovvero “dai campi alla tavola”) e consumatori finali (chiamati ad un utilizzo appropriato e corretto degli alimenti, con riferimento sia agli stili nutrizionali che alle modalità di conservazione, manipolazione e preparazione a livello domestico).
La salute umana è strettamente legata alla salute degli animali e dell’ambiente: numerosi agenti patogeni sono, infatti, trasmissibili dagli animali all’uomo, sia per contatto diretto, sia attraverso il cibo, l’acqua e l’ambiente, con importanti implicazioni per il benessere socio-economico.
A tale proposito, l’Ulss Dolomiti contribuisce a questa rete di garanzie a tutela della salute dei consumatori attraverso il Dipartimento di Prevenzione, che coordina l’attività sul campo. E promuove un’intensa attività di vigilanza e controlli lungo l’intera filiera di produzione, trasformazione e somministrazione degli alimenti.
Ecco alcuni dati di attività del Dipartimento di Prevenzione in Ulss Dolomiti (riferiti all’anno 2022):
prelevati 1.387 campioni di acque potabili per verifiche di conformità
prelevati 156 campioni di acque potabili per verifica radioattività
eseguite 514 ispezioni sul campo
258 campioni non di origine animale complessivamente esaminati in laboratorio
gestite 49 allerte relative a rischi alimentari notificati con il sistema ministeriale
effettuati 21 interventi tra controlli ispezioni e sopralluoghi relativi alla commercializzazione e all’utilizzo di fitofarmaci.
Controllati 6.426 capi di bestiame macellati o cacciati
1.428 sopralluoghi/verifiche attinenti la Sicurezza Alimentare
2.179 campioni di origine animale complessivamente esaminati in laboratorio
gestite 19 allerte relative a rischi alimentari notificati con il sistema ministeriale
80 allevamenti bovini con 2.230 capi controllati per brucellosi e tubercolosi
533 allevamenti ovicaprini con 5.103 capi controllati per brucellosi
Risaltano, inoltre, i sei allevamenti avicoli industriali controllati per salmonellosi con prelievi ufficiali. Anche se la quasi totalità dei controlli effettuati ha dato esito favorevole. E le criticità emerse sono state gestite secondo le raccomandazioni internazionali, nazionali e regionali in tema di sicurezza alimentare.