A memoria d’uomo, nessuno dei vecchi di Domegge ha mai sentito suonare la campana all’Eremo dei Romiti. Niente di strano: il vecchio edificio religioso sul Monte Froppa – l’unico convento esistito in Cadore – risale all’inizio del Settecento e venne abitato da otto frati per poco meno di un secolo.
L’eremo fu abbandonato il 20 aprile 1810, per decreto di Napoleone Bonaparte, che impose la chiusura dei monasteri religiosi in tutta Europa.
Nel 2009 il restauro del monastero, commissionato dal Comune, mentre per la chiesetta i lavori furono avviati nel 2014. Ma la campana non c’era. Adesso invece torna al suo posto e suonerà nel cielo cadorino, grazie alla tenacia e alla passione della nuova gestione della struttura, diventata nel frattempo un validissimo rifugio, con posti letto, bar e cucina.
Barbara Castagnera, da quando ha preso la gestione dell’Eremo, ha lavorato per valorizzare al massimo il vecchio edificio, un tempo monastero oggi tempio del silenzio e della contemplazione della natura. È stata lei a volere il ritorno della musica sul piccolo campanile della chiesetta. E domani (sabato 20 novembre) il parroco di Domegge benedirà proprio la campana, prima dell’installazione sul Monte Froppa.