Proseguono serrati gli incontri in funzione pubblica per il rinnovo dei contratti delle forze armate, con Alessandro Farina in prima fila.
Lo scorso 10 luglio, il segretario generale del Sindacato Autonomo dei Militari, Antonino Duca, insieme ai segretari generali regionali Leonardo Esposito (Friuli Venezia Giulia) e il già citato Farina (Veneto-Trentino), ha analizzato lo stato dell’arte, sottolineando che attualmente non permette la chiusura dei lavori. E ha inoltre stigmatizzato alcune notizie di stampa recenti.
I 194 euro lordi medi al 2024, riportati dai giornali, comprendono tutte le componenti, ma l’aumento reale sulla parte fissa è più basso e comprende al 2024 anche l’indennità di vacanza contrattuale, con l’accessorio che comprende automatismi normativi che limitano le manovre sullo stesso.
«Abbiamo ribadito la disponibilità al confronto – spiegano – chiedendo trasparenza sugli impegni politici riguardanti agibilità sindacale, riconoscimento della specificità del lavoro, previdenza dedicata, infrastrutture e la situazione del personale impiegato nell’ormai consolidata operazione “strade sicure”. Per noi rimane sempre la necessità, in sede tecnica, di aprire un tavolo di confronto su straordinari e forfettizzazione dell’orario di lavoro».
Il SAM si adopra migliorare la politica dei redditi, la previdenza dedicata e il welfare specifico per i militari: «Vogliamo lavorare insieme al governo giorno e notte se ce ne sarà bisogno, per consegnare alle nostre colleghe e colleghi, un degno e appagante contratto di lavoro, un incisivo miglioramento nella condizione lavorativa per il benessere di tutti gli amministrati e le loro famiglie».